domenica, Dicembre 3 2023

Uno dei temi centrali delle fiabe classiche è l’amore tra l’uomo e la
donna, tra il principe e la sua dama… tra l’eroe e la sua bella, sempre da
salvare, proteggere, accudire.

Nella loro apprezzabile purezza e semplicità, queste fiabe presentano
spesso delle storie, dei personaggi, dei finali stereotipati e poco
credibili.

Solo per fare degli esempi, la principessa è quasi sempre una fanciulla
paurosa ed inerme, che finisce nei guai per la sua ingenuità, per poi
uscirne esclusivamente grazie all’azione eroica di un coraggiosissimo
principe azzurro (si pensi a Biancaneve e i sette nani o a La Bella Addormentata nel bosco).

Il principe azzurro in questione, poi, è sempre un uomo perfetto, che non
conosce cedimenti. Impavido e caparbio, privo di debolezze e ignaro di cosa
sia la paura, sfida ogni cosa (draghi, fuoco o tempeste), senza batter
ciglio.

Le storie d’amore tra la fanciulla e il suo principe, sono poi spesso prive
di solide fondamenta: basta un incontro per capire di essere fatti l’uno
per l’altra (si pensi a Cenerentola) e il fatidico “bacio del vero
amore” avviene spesso tra sconosciuti, i quali poi, come per magia,
finiscono sempre per vivere “felici e contenti”.


Al di là degli stereotipi, delle verità antropologiche

Se, però, le fiabe classiche sono intrise di stereotipi, bisogna ammettere
che per molti aspetti si attengono alla struttura antropologica dell’essere
umano: con le loro storie scontate, sono in grado di mostrare che l’uomo e
la donna possono vivere bene insieme solo se accettano di completarsi,
ovvero se ciascuno riconosce di avere bisogno dell’altro.

Queste fiabe hanno il merito di evidenziare proprio come l’uomo maturi
nell’accudire la sua donna e la donna acquisisca sicurezza nell’affidarsi
ad un “uomo vero”, su cui poter contare veramente (se si desidera
approfondire questi temi, si legga Uomo e Donna. Considerazioni di Antropologia Duale, di Marta
Brancatisano, Edusc, 2015).

Si tratta di storie che non entrano particolarmente nella psicologia dei
personaggi e non approfondiscono le dinamiche relazionali nella loro
complessità, ma che riescono comunque a mostrare come il rapporto tra
l’uomo e la donna possa funzionare solo se i due rispettano le proprie
diversità e si accolgono, si amalgamano, invece di prevaricare l’uno
sull’altra o di separarsi.



L’uomo e la donna nello scenario moderno: due mondi a sé stanti

La panoramica delle storie moderne, invece, è un po’ diversa. Molte fiabe
di oggi – e non solo le fiabe, ma anche le pubblicità, i film… – mostrano
spesso l’uomo e la donna come due universi paralleli, che faticano a
comprendersi ed incontrarsi.

Anzi, il messaggio sottointeso in molte storie è che l’uomo e la donna
possono (quando non devono, addirittura) fare a meno l’uno dell’altra se
vogliono essere autenticamente se stessi.

Sembra che vi sia una disarmonia tra il mondo maschile e quello femminile:
le donne, in particolare, rivendicano una totale autonomia rispetto
all’uomo e forse non è un caso che le protagoniste dei cartoni animati
siano sempre più spesso delle donne (madri e figlie, sorelle…), che
risolvono i loro problemi da sole.

Spesso si tratta di storie in cui sono contenuti dei grandi valori, come
l’importanza del perdono, del dialogo, dell’aiuto reciproco (si pensi a Maleficent, Ribelle-the Brave o Frozen), ma
merita di essere notato come sempre più spesso le figure maschili si
trovino ai margini, visto che le donne se la cavano benissimo anche senza
un cavaliere.


Il rapporto di coppia è messo in pericolo dall’individualismo

Un tempo, forse, le donne potevano sentirsi un po’ svilite da film, saghe,
favole in cui le protagoniste femminili erano presentate come delle
sciocche, ingenue e incapaci di badare a se stesse, ma oggi si corre un
altro pericolo: ovvero che ad essere svilite siano la figura maschile –
accantonata o svuotata della sua virilità – o la relazione tra l’uomo e la
donna.

Il rapporto di coppia, infatti, è messo a rischio dall’avanzare
dell’individualismo.

Vi sono storie il cui messaggio principale è che per realizzare i propri
sogni personali (che nella mentalità comune vanno messi al di sopra di
quelli della coppia) l’uomo e la donna devono accettare tutto, anche di
“fare a meno” della propria unione.

Un esempio eclatante a proposito, è la “fiaba moderna” La-la Land,
film musicale del 2017, diretto da a Damien Chazelle e vincitore di sei
oscar.

Per tutta la durata del film i protagonisti (un’aspirante attrice e un
aspirante musicista) dimostrano di volersi bene: si sostengono in tutto e
desiderano trascorrere il resto della loro vita assieme; sul finale, però,
essi si dividono, per inseguire ciascuno il proprio successo individuale.

È solo un esempio di come spesso, nelle “favole moderne”, l’amore tra
l’uomo e la donna non si trovi più a centro: al centro c’è “l’io”, con i
suoi sogni e le sue ambizioni… mentre la relazione di coppia è solo uno dei
tanti aspetti collaterali della vita.

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