Film da vedere in famiglia durante le festività natalizie? Ecco alcune proposte…
Baby Boss
,
film di animazione del 2017, diretto da
Tom McGrath
Il protagonista di questo film è un bebè molto particolare, perché mandato
sulla Terra con lo scopo di fermare l’invasione dei cuccioli di cane, che
stanno sostituendo i bambini in molte case.
Il fratellino maggiore, geloso delle attenzioni che i genitori riservano al
nuovo arrivato, scoperta la missione del piccolo, cercherà di aiutarlo a
compierla: se riuscirà nel suo intento, infatti, lascerà la famiglia e
nessuno si ricorderà più di lui…
I due si troveranno allora a vivere insieme una grande avventura, che li
aiuterà a conoscersi, a capirsi meglio e anche a volersi bene…
Il film, con delicatezza ed ironia, riesce a toccare problemi molto seri,
come la viscerale stanchezza di due neo-genitori e le gelosie dei fratelli
maggiori.
Il regista racconta, infatti, con grande maestria quello che accade in casa
quando arriva un bebè: quest’ultimo diventa un capo, un boss, come
suggerisce il titolo, perché “impone” le sue esigenze a tutti gli altri. Al
tempo stesso, però, è capace di mostrare come, con l’impegno di tutti, è
possibile raggiungere un equilibrio nuovo e vivere in una famiglia felice
ed unita.
Inoltre, seppur in modo scherzoso, Baby Boss solleva un grande
problema: ovvero che molti nella nostra società, spaventati dalla
responsabilità che comporta avere dei bambini, preferiscono prendere un
animale domestico… Tanti, infatti, per paura di buttarsi nell’impresa di
crescere dei bambini optano per una vita da eterna coppia, in compagnia
magari di un cane o di un gatto.
Baby boss
dà allora voce a tutti quei bimbi “sostituiti” per comodità, mostrando la
bellezza di una famiglia numerosa, fatta di esseri umani.
Cattivissimo me 3
,
film d’animazione del
, diretto da
Pierre Coffin
,
Kyle Balda
ed
Eric Guillon
Il cartone animato – terzo capitolo della saga di cui fanno parte Cattivissimo me e Cattivissimo me 2 – racconta la storia
di due fratelli gemelli che si incontrano da adulti, dopo essere stati
divisi alla nascita: i genitori infatti, volendo divorziare ma non
riuscendo a trovare un accordo per crescere i figli insieme, avevano deciso
di prendere un figlio ciascuno.
Incontratisi quindi solo da grandi, i due si trovano a mettere a confronto
le loro vite, molto differenti.
Uno ha scelto di “vivere da buono”: ha una famiglia e si occupa di
combattere la criminalità, l’altro ha scelto invece di “essere cattivo”,
come i delinquenti che il gemello insegue. Vive da solo e nell’oro,
conquistato con la disonestà.
I due si troveranno ad inseguire insieme un criminale di fama
internazionale, che ha rubato un diamante prezioso, il primo però lo farà
per la giustizia, il secondo per se stesso e questo darà vita a dei
contrasti…
Il film, seppur in modo spiritoso, mostra la differenza tra il bene ed il
male: mette in luce il pericolo di lasciarsi sedurre dalla ricchezza e
soprattutto di lasciarsi influenzare da chi nella disonestà trova la strada
per ottenere facilmente dei beni materiali. Indica inoltre il bene come via
dell’autentica libertà interiore.
Positiva anche l’idea di famiglia che viene proposta: una famiglia unita
nella buona e nella cattiva sorte. La moglie del gemello buono, infatti,
accetta di perdere il lavoro per difendere il marito, accusato
ingiustamente dal loro capo. “Ma perché lo hai fatto? – le chiede – Tu ami
tanto il tuo lavoro…”
“Sì – risponde lei – ma ci sono cose che amo di più…”
Sing,
film d’animazione
del
, diretto da
Garth Jennings
Il protagonista di questo film di animazione è Buster, un koala un po’
utopista che vuole portare avanti ad ogni costo l’impresa di famiglia
costruita con il sudore del padre: si tratta di un teatro, che, però,
sembrerebbe ormai destinato a fallire.
Buster, a prima vista ingenuo e sprovveduto, è in realtà molto determinato
e tenace. Stima così tanto il padre – anche se è venuto a mancare – che per
non deluderlo cerca ovunque soluzioni per evitare il tracollo.
Proprio pensando a ciò che potrebbe rendere felice il genitore defunto,
decide di organizzare una gara di canto, nel tentativo di ridare vita al
teatro.
Le audizioni del “concorso” faranno emergere dei talenti, che si troveranno
inizialmente a gareggiare gli uni contro gli altri, per aggiudicarsi un
premio. Successivamente, invece, questi nuovi amici si uniranno per mettere
in piedi qualcosa che permetterà al teatro di restare in vita…
Il film, oltre a presentare un meraviglioso rapporto padre-figlio, così
solido e profondo da oltrepassare il distacco della morte, ci insegna che
la generosità, la condivisione, il lavoro di squadra portano a dei
risultati molto più belli e duraturi di quelli che si sarebbero ottenuti
pensando solo ai propri egoistici interessi.
Il film, divertente ed originale, è gradevole sia per i bambini che per i
grandi. La storia è costellata di colpi di scena e risulta divertente anche
perchè ha per protagonisti dei buffi animaletti, personificati, che
interpretano e ballano brani musicali molto famosi, suscitando
inevitabilmente ilarità negli spettatori.