venerdì, Settembre 29 2023

Leggere una storia può essere un’esperienza personale che arricchisce e
nella quale ciascuno di noi può trovare il senso alle proprie domande
esistenziali, apre la mente a interrogativi nuovi e fa comprendere la
realtà umana sotto una luce nuova, diversa e più profonda, muovendo il
cuore verso grandi valori che emergono dalle trame dei racconti. Esperienze
simili si possono avere anche quando si guarda un film, soprattutto al
cinema, dove è sempre possibile condividere l’emozione della visione con il
proprio vicino, così come è possibile e piacevole farlo con la propria
famiglia.

Come in tutti i tipi di narrazione, non è importante solo il morale finale
della storia, ma il modo attraverso cui tale morale viene sviluppata. Molti
dei film prodotti puntano in genere su un valore umano generalmente
aderente con l’etica cristiana. Negli ultimi anni però, molti film
contraddicono la lezione morale o peggio ancora nascondono il reale
messaggio. Ho identificato otto film recenti di Hollywood, che trasmettono
i valori della famiglia. Si tratta di film piacevoli e di successo adatti a
tutte le famiglie.

Produzioni di Hollywood

Amazing Grace
(Michael Apted, 2007). Un incontro profondo con Dio guida la lotta intensa
di William Wilberforce nei confronti dell’abolizione del commercio di
schiavi. Accanto al messaggio principale che ogni uomo è uguale agli altri,
nel film emergono altri principi morali. La conversione spirituale rende
relativo il significato delle ambizioni mondane per William, ed il suo
carattere dimostra il valore dell’abnegazione, l’umiltà, e la perseveranza
per una causa giusta, nonostante il costo finale da pagare. Il matrimonio è
presentato sotto una luce positiva: l’amore della moglie di William, il
protagonista, rende ancora più forte la sua speranza di continuare a
lottare per la causa nella quale crede. La moglie è una brillante donna che
contribuisce col suo carattere ed il suo continuo appoggio a dare forza
alle aspirazioni di pace e di giustizia per l’umanità del marito.

Fireproof
(Alex Kendrick, 2008). Un giovane pompiere tenta in 40 diversi modi di
salvare il proprio matrimonio, del cui fallimento è parzialmente colpevole.
Il film racconta un divertente scambio di ruoli, dove marito e moglie si
vedono l’uno nel ruolo dell’altro. Ne beneficia la loro vita di matrimonio
che ne esce completamente rinnovata. Questo divertente film racconta come
il valore del matrimonio e l’impegno alla fedeltà per tutta la vita sia
effettivamente valido. Alla fine, la qualità “incombustibile” del loro
matrimonio, messa a dura prova, ne esce preservata. Una comune critica a
questo film è il “tono predicatorio” che lo rende forse meno inspirato per
alcuni spettatori.

Ortone e il mondo dei chi
(Jimmy Hayward and Steve Martino, 2008). Basato sul “Il libro di bambini
del Dottor Seuss”, racconta la storia dell’elefante Horton che lotta per
salvare una piccola comunità di persone. Dalla narrazione emergono
importanti temi filosofici, come l’idea di una verità trascendente e la
credenza nell’esistenza di una realtà che va oltre a quello cui possono
accedere i nostri sensi. Ci sono molti piccoli dettagli che ritraggono
un’immagine positiva della vita di famiglia, come il Sindaco di Whoville
che lotta per salvare la relazione con il figlio e che ama passare il tempo
ogni giorno con tutte le sue 96 figlie. Lo spettatore potrà far sua la
frase coniata dal Dott. Seuss che riassume il messaggio pro life
del racconto e che promuove la dignità umana: una persona è sempre una persona e non importa quanto sia piccolo.

Up
(Pete Docter and Bob Peterson, 2009). L’anziano vedovo Carlo si imbarca in
una incredibile avventura per adempiere al sogno di tutta la vita di sua
moglie di esplorare le cascate del Paradiso nel Sud America, con l’aiuto di
una casa volante che ha motorizzato con dei palloncini da compleanno.
Questo film della Disney-Pixar è un capolavoro ricco di elementi immaginari
e divertenti per bambini con aneddoti simpatici tutti da godere, che esalta
i buoni sentimenti ed il valore del matrimonio. I primi 10 minuti del film,
una geniale ellissi cinematografica, sono completamente focalizzati su
questi ideali: la bellezza di un matrimonio fedele, l’amore che guida gli
sposi a cercare il bene e a vivere straordinariamente i dettagli della vita
di ogni giorno, la condivisione delle gioie e dei dolori. Alla fine della
sua spedizione, Carlo comprende che la sua più grande avventura era stata
il matrimonio stesso. L’intreccio secondario, con Russell, il piccolo
esploratore di otto anni, esprime sottilmente le conseguenze dolorose che i
matrimoni falliti creano ai figli di genitori separati.

Le cronache di Narnia
(The Lion, the Witch, and the Wardrobe-2005,Prince Caspian-2008: Andrew Adamson; The Voyage of the Dawn Treader-2010: Michael Apted). La storia del
film è una eccellente espressione dei valori cristiani. La serie si fonda
sulla netta differenza tra il bene ed il male e la loro eterna lotta in
corso. Aslan offre la sua vita in sacrificio per salvare la vita di uno dei
fratelli Pevensie, e poi risorge da morto. Il film fa uso anche del
“magico” da interpretare come la percezione della presenza di Dio nel mondo
o come la “grazia.” Anche il sacrificio e la risurrezione di Aslan
ricordano molto quelle di Cristo. In Narnia il bene è più grande del male.
La speranza è più forte della disperazione. C’è anche una percezione chiara
di una ricompensa finale e superiore per il bene compiuto, una sorta di
“Paradiso promesso.”

Il discorso del re
(Tim Hooper, 2010). Re Giorgio VI lotta per superare la sua balbuzie che è
improvvisamente aumentata dalla sua salita al trono. La figura ammirabile
del Re risplende le migliori virtù umane: la tenacia, la responsabilità, la
comprensione in tutto ciò che richiede sacrificio, altruismo per il bene
degli altri – dai suoi bambini alla sua nazione. Questi valori sono
contrapposti all’indulgenza verso se stessi e all’irresponsabilità del suo
fratello maggiore. Questo film da Oscar è inspirato ad una vera storia; i
ruoli secondari servono anche a ritrarre figure esemplari: una moglie che è
un forte punto di appoggio, e che dà tutto il suo amore e la propria
dedizione al marito; ed un terapeuta comico che diviene un vero, fedele
amico del Re, aiutandolo a preparare il suo discorso agli inglesi di
dichiarazione di guerra alla Germania Nazista.

Cortometraggi

The Butterfly Circus
(Joshua Weigel and Nick Vujicic, 2010). Un uomo senza arte né parte, che
lavora come attrazione secondaria in un circo, fa il suo incontro con un
genere nuovo di spettacolo dove scopre il proprio valore. La storia
racconta la natura riflessiva dell’uomo, l’espressione pura di fantasia che
sveglia sensi e ragione da timori riverenziali. Il messaggio che emerge è
che a tutti, a persone che sono state corrotte dal proprio peccato, o che
vengono disprezzate solo per i loro naturali difetti, è data sempre
un’opportunità di capire la propria dignità e cambiare. I membri di questo
circo speciale testimoniano che la bellezza può venire anche dalle ceneri.
Attualmente il film è disponibile solamente in inglese al sito www.thebutterflycircus.com,
anche con sottotitoli in spagnolo e italiano.

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