venerdì, Settembre 29 2023







Mindhunter

è una serie televisiva prodotta di recente da Netflix e diretta da un
gruppo di registi di grande qualità come David Fincher ( Se7en, Fight Club, The Social Network), Asif Kapadia, Tobias
Lindholm e Andrew Douglas. Basata sul libro Inside FBI s Elite Serial Crime Unit di Mark Olshaker e John E.
Douglas, la serie racconta la storia di due agenti dell’FBI: Holden Ford
(Jonathan Groff) e Bill Tench (Holt McCallany), che lavorano
insieme per capire un nuovo fenomeno criminale , il
“serial killer” che va al di là di ogni tipologia finora nota.

Gli agenti mettono in
pratica un nuovo metodo di indagine ed identificazione del colpevole
andando in varie prigioni degli Stati Uniti ad intervistare tutti i
maggiori e famosi pluriomicidi che stanno scontando la loro pena.

Ambientata alla fine degli anni 70, Mindhunter ha tutti i requisiti per diventare una delle serie di maggior
successo dell’anno. In effetti, Netflix ha fatto nuovamente centro, presentando una storia che
rapisce al punto giusto la curiosità e l’attenzione degli appassionati del
genere poliziesco, in perfetta linea con le ultime tendenze televisive che
prediligono serie ad alto tasso di adrenalina.

La trama principale si basa sulle deviazioni psicologiche che danno origine
ai comportamenti criminali tipici dei serial killer, il tutto ambientato
all’interno di un duro contesto di abusi familiari. Questa idea è
crudamente ripresa fin dai primi capitoli della serie, con un carico di
immagini dure e
inquietanti, ma senza scadere nella pura morbosità. Una convincente
struttura narrativa ci accompagna attraverso i percorsi ardui della
psicologia umana. Ci saranno molti momenti in cui lo spettatore dovrà
osare, pensare e trarre le proprie congetture sulle molle più profonde
dell’anima umana per trovare la logica di certi abominevoli comportamenti.

L’impianto dell’intera struttura narrativa sta tutta nei dialoghi tra
Holden e Bill, che rivelano la fragilità e l’oscurità esistenziale dei vari
serial killer e fanno riflettere lo spettatore su uno dei più
grandi temi esistenziali: la necessità di sentirsi amati. La serie,
infatti, si basa proprio sull’idea che il comune denominatore all’origine
di certi terribili comportamenti criminali sia proprio la mancanza di amore
e di affetto familiare. Risulterà evidente infatti che a tutti i serial
killer di questa fiction è mancato il bacio o la carezza dei propri
genitori quando erano piccoli. Senza alcun timore reverenziale inoltre, si
fa menzione – con forte accento critico – a certe ideologie come il
femminismo radicale, il machismo, la liberalizzazione delle droghe, il
libertinaggio sessuale, l’individualismo e la violenza domestica.

Nonostante Mindhunter sia ambientata negli anni
70, tutti gli episodi sono di grande attualità e rivelano la finalità
principale della serie: invitare i genitori a riflettere su propri doveri
familiari,sul loro
impegno di amore nei confronti dei propri figli, in una società che
favorisce
sempre di più l’egoismo e l’individualismo. Il messaggio che mandano gli
autori è forte come un pugno nello stomaco: in una società apparentemente
senza luce e speranza, l’egoismo e l’indifferenza non possono essere delle
scelte, perchè il mondo
reclama l’eroismo e il sacrificio di tutti.

In definitiva, Mindhunter ha il pregio di
toglierci il velo dagli occhi per farci riflettere sui grandi problemi
culturali, sociali e soprattutto familiari del nostro tempo, come già le
serie Mad Men, Breaking Bad, In Treatment, Shameless e Dexter, avevano fatto in precedenza. A differenza di queste
fiction però, dove la figura del padre di famiglia viene rappresentata
sotto forma di antieroe, in Mindhunter si
evidenzia la sua completa assenza nell’ambiente familiare. Ciò che la
nuova serie mette a fuoco è proprio la necessità del recupero del ruolo
genitoriale, padre e madre, per proteggere la vita dei figli. L’amore e
l’attenzione negati al proprio figlio durante l’infanzia, – o peggio ancora
l’abuso e la violenza – possono pregiudicare terribilmente la sua crescita
e il suo futuro.

Avvertenze speciali:

vi sono presenti alcune scene esplicite di sesso o di nudo ed un certo
linguaggio altisonante

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