sabato, Giugno 10 2023

Ethel e Ernest: un amore per tutta la vita,
è un film di animazione, ottimo adattamento del romanzo di Raymond Briggs (The Snowman, Father Christmas), che racconta di un matrimonio la
cui caratteristica principale è la sua straordinaria vita ordinaria. In
questa storia non esistono supereroi, viaggi interplanetari in cui si gioca
l’esistenza dell’universo, né la presenza di creature che minacciano la
vita umana.

Viene semplicemente raccontato l’amore tra Ethel e Ernest, i genitori di
Raymond Briggs, che aveva avuto da sempre l’ispirazione di fare un romanzo
in loro onore. Sono sufficienti 94 minuti di film per definire cosa
significa essere fedeli ai nostri tempi, vale a dire che cosa è l’amore nel
tempo (direbbe Papa Benedetto XVI). Lei, Ethel, è una governante di 30
anni, la cui passione per la cura domestica impreziosisce e migliora la
figura materna; lui, Ernest, è un maestro con idee rivoluzionarie e al tempo stesso
con profondi valori e desiderio di paternità.

La storia si svolge nella Londra dagli anni Venti, attraversa i tempi cupi
e tenebrosi della seconda guerra mondiale per arrivare al dopoguerra, e
spingersi poi fino agli anni Sessanta. L’amore per il matrimonio e il
calore della casa sono la “musica di sottofondo” di questo meraviglioso
adattamento. Gustatevi attraverso questo film il senso nostalgico che ogni
essere umano sperimenta nel ricordare i momenti della vita in cui abbiamo
sperimentato l’amore di famiglia.

La casa è raffigurata come quel luogo paradossale (parole di G. K.
Chesterton) da dove tutti siamo partiti e dove dobbiamo sempre ritornare,
perché è qui che siamo amati incondizionatamente e senza termini. In
contrasto con certe ideologie moderne che sostengono che la vita felice è
quella piena di lussi e beni di ogni genere, Ethel e Ernest contrappongono
la dolcezza del focolare della casa, i piccoli dettagli semplici e ordinari
dell’affetto quotidiano. Si può ben dire che questo matrimonio incarna
perfettamente le parole di San Josemaría Escrivá sulla vita realizzata:
“Ciò che è necessario per raggiungere la felicità non è una vita
confortevole, ma un cuore innamorato” (Solco 795).

Ethel e Ernest saranno ricordati da molti come personaggi di un film di
animazione che regala una forte dose di realtà nel bel mezzo della
superficialità del mondo contemporaneo. In questo contesto, la figura della
casalinga è davvero ben riuscita. Senza vergogna, né complessi di
inferiorità, Ethel è una donna perfetta che sa amare. La sua immagine
sottolinea con decoro l’importanza del lavoro domestico delle donne. È
un’offesa personale a coloro che disprezzano la cura del lavoro domestico e
l’etichettano ingiustamente come occupazione di poco tempo.

Ma non è così, perché sapere come prendersi cura delle persone che si
amano, è un compito arduo e indispensabile per vivere felicemente,
soprattutto in un’era come la nostra. La negazione della maternità e il suo
legame con i lavori domestici è indubbiamente un sintomo della decadenza
sociale e spirituale. Un’umanità mancante nella figura femminile, e quindi
materna, è un’umanità agonizzante.

Da parte sua, l’immagine di Ernest riflette in pieno i sacrifici che un
padre di famiglia deve fare per portare avanti il suo patrimonio
principale: sua moglie e i figli. Le frustrazioni della vita lavorativa e
le preoccupazioni professionali che ogni uomo porta sulle proprie spalle è
il tema principale del suo dramma umano. Alcune pragmatiche visioni del
mondo potrebbero vedere Ernest come un conformista, incapace di gestire
un’impresa o di avviare un business di successo. Tuttavia, la maturità che
è proiettata nel suo arduo cammino ci evidenzia dell’altro. In ogni momento
della giornata, Ernest dà forza e passione alla sua figura di padre,
costruttore e protettore della casa, con grande intelligenza e saggezza, ma
soprattutto esprime il suo amore per la moglie e il figlio. La loro
partecipazione all’educazione a casa e alla famiglia lo rendono un modello
quasi in pericolo di estinzione.

Queste caratteristiche del carattere di Ernest oscurano un certo femminismo
radicale che descrive l’uomo come un oppressore della libertà delle donne e
ostacolo al loro sviluppo sociale. Mi sembra che questo tipo di femminismo
sia un vero cancro per la società, che si è diffuso rapidamente nella
cultura occidentale e che è riuscito a penetrare le nostre coscienze,
creando un clima negativo per l’educazione dei bambini, l’amore coniugale e
la vita felice in casa. Ethel e Ernest sono una testimonianza davvero forte
che la famiglia e l’educazione dei bambini sono una priorità urgente. La
bella musica di Carl Davis
impreziosisce ancora di più questo film di animazione, destinato a
diventare un classico. Chiunque voglia capire la dinamica della famiglia
nella sua espressione più genuina e ordinaria non può mancare di vedere
questo grande lavoro.

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