Cosa pensano i genitori americani dei media?
Non è un segreto che i ragazzi spendono la maggior parte del loro tempo sui
media, sia esso un cellulare, un videogioco o la televisione. Ma cosa ne
pensano realmente di questo i loro genitori? Quale è la loro opinione,
quali sono gli orientamenti?
Common Sense
, un centro specializzato negli studi su educazione e media, ha svolto di
recente una ricerca per capire meglio quale sia la reale attenzione dei
genitori americani verso i media e quali preoccupazioni e accorgimenti
abbiano nei confronti dei loro figli. Sono emersi dati molto interessanti,
che scattano un’istantanea fedele dell’attuale società americana.
I genitori sono i primi fruitori di media e tecnologia in famiglia
Il primo risultato rilevante che questa ricerca porta in luce è il fatto
che
i genitori passano più di 9 ore al giorno davanti allo schermo
tra lavoro e tempo libero. Un dato davvero molto alto. Non sono sicuramente
un buon esempio per i loro figli da questo punto di vista. Il vero fatto
paradossale però è che questi stessi genitori, pur essendo i primi a usare
abbondantente media e tecnologia, si rivelano poi coscienti dei possibili
rischi e pericoli di una esposizione così elevata.
Tra le loro preoccupazioni principali infatti c’è quella del pericolo di
cadere in una dipendenza nei media e nella tecnologia per un utilizzo
eccessivo che possa arrecare disturbi psicologici ai propri figli, come ad
esempio la perdita del sonno notturno. Destano allerta in particolare
Internet e i social media. Il
50% dei genitori crede infatti che i social media possano arrecare
danno all’equilibrio psico-fisico dei loro bambini
, in particolare per la perdita di concentrazione (35%), nello sviluppo di
capacità sociali e comunicative (34%), nel comportamento (24%), nel
rendimento scolastico (22%), sul proprio equilibrio emotivo (20%) e sulle
relazioni personali (15%).
Differenze tra genitori bianchi, afroamericani e ispanici
Uno dei meriti principali di questa ricerca, è quella di mettere in luce le
diverse visioni e le differenze di comportamento dei genitori dei tre
principali gruppi etnici americani. Emerge, in linea generale, una maggiore
predisposizione al controllo da parte dei genitori ispanici, rispetto a
quelli afroamericani e a quelli bianchi (non ispanici).
I genitori ispanici tendono ad essere più attenti di quelli bianchi e
di quelli di colore nel gestire l’utilizzo dei media dei propri figli
. Ad esempio, il 60% di loro dichiara di essere molto accorto nel
controllare che i propri figli non passino troppo tempo su Internet,
rispetto al 37% e al 33% degli altri due gruppi. Una differenza notevole.
Per quanto riguarda i
social media, ben 2/3 dei genitori ispanici dichiarano di essere sempre
molto accorti all’utilizzo che ne fanno i loro figli
. Infine, sempre 2/3 dei genitori ispanici e dei genitori di colore
affermano di essere molto attenti nel controllare quello che i loro bambini
vedono o ascoltano sui media, rispetto al 51% dei genitori bianchi.
La privacy
Il rispetto della privacy dei propri figli non è un fattore così importante
all’interno del progetto educativo dei propri figli o quantomeno non è una
priorità.
Quasi
due terzi dei genitori (il 67%) afferma, infatti, che è più importante
monitorare il consumo dei media da parte dei propri figli che
rispettare la loro privacy
. Come dire, la prevenzione e il controllo viene prima di tutto.
Tecnologia ed educazione
Infine, cosa pensano i genitori dell’utilizzo della tecnologia nella
preparazione scolastica dei propri figli? Qui il consenso è universale. La
quasi totalità (il 94%) afferma che la tecnologia fornisce un supporto
valido per i compiti di scuola e l’educazione scolastica
. Inoltre, i genitori dichiarano di avere un’opinione positiva sul ruolo
della tecnologia nell’educazione dei propri figli e per lo sviluppo e
l’allenamento di importanti capacità scolastiche.
Metodologia della ricerca
La ricerca è stata svolta nel Luglio del 2016 tramite dei questionari su un
panel complessivo di oltre 1.700 genitori di ragazzi di età compresa tra
gli 8 e i 18 anni, che vivono negli Stati Uniti. I questionari sono stati
offerti sia in lingua inglese sia in lingua spagnola, usando un sistema di
campionamento statistico che garantisce un alto tasso di rappresentatività
della popolazione statunitense.
Nella ricerca sono stati considerati tutti i tipi di media possibili, con
un’attenzione speciale oltre alla televisione, anche ai nuovi media, social
media, internet e videogiochi in particolare.
Conclusioni
La ricerca fa emergere un quadro complessivo di quali siano le strategie di
mediazione, di controllo e di gestione tra genitori e figli in merito
all’utilizzo dei media in casa e fuori casa. I risultati mostrano che i
genitori, specialmente gli ispanici, sono molto attivi nel tenere sotto
osservazione i propri figli quando sono al cellulare o giocano con una
console di videogiochi, per evitare esposizione eccessive e cattive
abitudini. Al tempo stesso però, i genitori non demonizzano la tecnologia,
ritenendola utile per l’istruzione e l’andamento scolastico dei propri
figli. In conclusione, lo studio fornisce spunti interessanti in un’ottica
di educazione ai media, che potrebbero essere ripresi anche per svolgere la
stessa ricerca in un contesto europeo o asiatico.