sabato, Giugno 10 2023

Le famiglie di oggi passano sempre meno tempo insieme, anche quando si sta
tutti a casa. Chi è davanti alla televisione, chi al telefono, chi sfoglia
una rivista. Insomma, si tende a rimanere sempre di più chiusi nei fatti
propri, immersi nelle proprie preoccupazioni e i momenti di convivialità
familiare diventano via via più rari.

Una buona occasione per stare tutti insieme in famiglia è sicuramente la
visione di un buon film in comune. Nella nostra sezione

Cinema e tv


suggeriamo spesso proposte su cosa vedere di interessante in televisione o
al cinema, sia per le novità sia per i grandi classici. Vedere un film in
famiglia infatti non è solo un piacevole momento di svago, ma anche una
buona occasione di dialogo, scambio di opinioni e confronto, che stimola il
senso critico, aiuta e alimenta l’unità familiare.


I documentari artistici: educhiamo alla bellezza in famiglia

Ma quali generi vedere? Diciamolo subito. Va bene tutto, dalla commedia ai
film drammatici. Non è importante la tipologia ma la qualità e il messaggio
del film, che deve offrire spunti di riflessione e di orientamento, oltre
ad avere un linguaggio e contenuti appropriati. Tuttavia, se c’è un genere
a cui spesso non si pensa ma che possiamo invece vivamente consigliare, è
quello dei documentari. Ne esistono di tutti i tipi:
storici, naturalistici, scientifici, geografici…la lista è davvero lunga.
Forse tra tutti, quello che può appassionare davvero tutta la famiglia, dai
grandi ai più piccoli, sono quelli in cui si parla di arte. I documentari artistici oltre ad avere di solito una qualità
media di produzione molto elevata, e ad essere ricchi di immagini e musiche
accattivanti, hanno una grande qualità: elevano al bello.
Mostrare i capolavori dell’umanità, opere e ingegni di universale
grandezza, suscita oltre al senso comune dell’ammirazione, anche un senso
di emulazione. Ci spronano, per dirla in maniera semplice, ad avere
obiettivi, sentimenti e desideri più alti, a vivere più intensamente e a
fare meglio il nostro lavoro o studio quotidiano. In altre parole,

la bellezza artistica è un forte stimolo per una ricerca della propria
perfezione spirituale e materiale

.

Papa Francesco. La mia idea di arte

Tra i documentari artistici di recente uscita, segnaliamo “Papa Francesco. La mia idea di arte”, un video racconto
della galleria d’arte ideale dell’attuale Pontefice, prodotto dalla Imago
film, con regia di Claudio Rossi Massimi. Il documentario è in lingua
italiana, spagnola, inglese e cinese. Nasce come trasposizione
cinematografica dell’omonimo libro a cura di Tiziana Lupi. Abbiamo
incontrato l’autrice e il regista per farci raccontare come è nata l’idea
di questa produzione.

“L’idea iniziale è stata di Alejandro Marmo, artista argentino e amico
personale del Papa – ci racconta Tiziana Lupi. Entrambi sostengono che
l’arte deve avere una valenza sociale oltre che estetica. Alla base di
tutto c’è il concetto della lotta contro la cultura dello scarto. Nulla
va scartato, né i materiali né tantomeno le persone. La nostra società
purtroppo ha preso la pessima abitudine dell’usa e getta. Si usano e si
scartano di continuo oggetti, materiali e persone, soprattutto quelle più
deboli come i poveri, i malati e gli anziani. Ma nella immensa misericordia
di Dio, nulla è scartato e dimenticato, ma tutto ha un valore e un
significato all’interno della Sua opera. Il ruolo dell’arte deve essere
quello di contrastare questa cultura dello scarto: le persone devono avere
sempre una possibilità di riscatto sociale e spirituale e gli oggetti
possono essere sempre riutilizzati. Basti pensare come da un blocco di
marmo, magari abbandonato nell’angolo di un cantiere, possa nascere una
spendida statua. Lo stesso santo corpo di Gesù è lo scarto per eccellenza,
l’esempio massimo di come dalla morte possa nascere nuova dignità e nuova
vita.”

La bellezza ci salverà

“Papa Francesco – continua Tiziana Lupi – cita spesso un concetto caro a
Dostoevskij: la bellezza salverà il mondo. Educare
all’arte, significa educare alla bellezza, che è opera di Dio. Purtroppo,
ci stiamo abituando all’opposto. Alla diseducazione all’arte e alla
disabitudine al bello. Le nostre città sono sempre più brutte. I giovani,
sia a scuola sia in famiglia, non vengono più educati alla bellezza,
sacrificata in nome di un sempre più estremo funzionalismo materiale. E’
urgente fermarsi un attimo e tornare a riflettere. Dobbiamo tornare ad
educare i nostri figli all’arte e al bello, a partire proprio all’interno
delle nostre famiglie. Il bello va frequentato, anche in famiglia, anche
nelle nostre case.”


In questo la tecnologia e i media possono esserci di grande aiuto:
programmi televisivi, documentari, ma anche app che consentono tour
virtuali.

Tutto può essere utile per combattere l’abitudine e la rassegnazione al
brutto e recuperare invece questo senso del vero e del bello.

Quale è il messaggio di Papa Francesco. La mia idea di arte? “In questo
documentario – ci racconta il regista Claudio Rossi Massimi – non è tanto
importante scoprire quali sono le opere d’arte amate dal Papa, quanto
piuttosto capire la sua idea di arte: per Papa Francesco l’arte non deve
essere fine a se stessa, ma essere uno strumento di evangelizzazione, per
scoprire il meraviglioso progetto di Dio. Un disegno divino, che non lascia
indietro nessuno, con la Sua mano dolce e piena di amore verso gli ultimi e
gli emarginati. Il progetto di Dio non contempla il rifiuto, il rigetto,
l’abbandono. Tutto ha un senso e un valore, tutto può e deve essere
recuperato. Ecco la funzione dell’arte, estetica ma anche e soprattutto
sociale e spirituale.”

E allora, cari genitori, cosa aspettate? Cominciamo a respirare e a
circondarci di arte, frequentando musei e mostre con tutta la nostra
famiglia, oppure vedendo documentari e perché no facendo anche tour
virtuali. L’importante è iniziare a piantare il seme del bello all’interno
delle nostre famiglie. Basta un semplice click per iniziare ad assaporare
tutta la bellezza che ci circonda.

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