martedì, Settembre 26 2023

Su concessione del sito

www.kinderreichefamilien.de

(traduzione: Pauline von Lüninck).

Una visione stereotipata dei ruoli al suo interno e vecchi cliché sulla
famiglia, poco vicini alla realtà, un tema affrontato in una prospettiva
unidimensionale: così la carta stampata tedesca descrive le famiglie
numerose e la famiglia in generale, come mostra una prima esauriente
ricerca sull’argomento, condotta da un gruppo di ricercatori di Colonia
analizzando 1.100 articoli pubblicati dalle testate tedesche tra il 2011 ed
il 2012.

“L’ultimo fra l’interessi della politica”, così il team di dieci
ricercatrici, guidato dalla professoressa di giornalismo Marlis Prinzing ( Macromedia Hochschule fuer Medien und Kommunikation), ha
intitolato la relazione finale della ricerca che rassegna la stampa sulle
famiglie numerose e sulle altre famiglie in Germania. Ricerca che Prinzing,
direttrice del progetto, ed Elisabeth Mueller, presidente dell’associazione
di famiglie numerose (

www.kinderreichefamilien.de

) hanno avviato insieme. Il progetto è stato finanziato dal Ministero
Federale per le Famiglie, gli Anziani, le Donne e la Gioventù. Nello studio
vengono analizzati i contenuti di ventiquattro testate tedesche, tra
quotidiani nazionali e regionali, settimanali, giornali domenicali, news
magazine e riviste specifiche per famiglie. La ricerca è stata integrata
attraverso interviste di esperti, di giornalisti e di rappresentanti di
associazioni.

In Germania, secondo le conclusioni delle ricercatrici, l’atteggiamento dei
media, caratterizzato da una visione stereotipata dei ruoli familiari dalla
cronaca, relega la famiglia, e in particolare quella numerosa (con tre o
più figli) a fanalino di coda del loro interesse.

Questi i risultati principali della ricerca:

1) di famiglie numerose i media parlano soltanto in relazione a problemi:
troppi oneri finanziari, conflitti di convivenza e alloggi precari. Di
regola, salvo qualche eccezione nella stampa popolare, sono rappresentate
con cliché negativi, quali “le famiglie con molti figli sono fuori dalla
norma” oppure “solo le persone con genitori immigrati hanno molti figli”.
L’immagine che ne risulta è che le famiglie numerose siano una stravaganza
oppure proprie di categorie sociali emarginate;

2) nel quarantun percento degli articoli esaminati, viene offerta
un’immagine negativa della famiglia tradizionale (ormai, invero, lontana
dalla realtà sociale), intesa come quella nella quale il padre lavora, la
madre si occupa della casa e vi sono uno o due figli;

3) mentre le notizie sulla famiglia in generale sono in gran parte
correlate alla politica, quelle riguardanti le famiglie numerose sono
sempre presentate in rapporto a casi specifici e problematici;

4) il tema della famiglia e del numero dei figli è trattato in modo
riduttivo, dando spazio soltanto ad opinioni basate su luoghi comuni e
stereotipi, in sostegno delle quale si portano talvolta le voci di
cosiddetti esperti.

Due risultati sorprendono particolarmente: buona parte dei giornalisti
tedeschi reputano, apparentemente, la famiglia numerosa un fenomeno privo
di rilevanza pubblica, bensì esclusivamente privato, sottratto, pertanto ad
una valutazione in funzione del suo ruolo sociale. In poco meno del
sessanta percento degli articoli esaminati, infatti, l’esistenza di una
prole numerosa non viene commentata né in senso positivo né negativo.
Risulta, inoltre, che gli articoli sulle famiglie numerose siano
prevalentemente scritti da donne, sebbene nelle redazioni vi sia un numero
pressoché pari di rappresentanti di ambo i sessi. Peraltro, quando il tema
riguarda la politica nei confronti della famiglia, gli autori sono
equamente rappresentati tra le donne e gli uomini.

Punti salienti rilevati dalla ricerca, a seconda della tipologia del
periodico:

– le riviste specializzate, riflettono un’immagine di tipo medio-borghese
della famiglia, sul genere di “mulino bianco”;

– i settimanali, tendono a porre sullo stesso piano sia la famiglia
classica, che quelle c.d. “allargate” o c.d. “arcobaleno”;

– la stampa quotidiana a diffusione nazionale parla delle famiglie, e di
quelle numerose in particolare, in termini molto generali. Solo una quinta
parte degli articoli che ne trattano, inoltre, dà la voce in modo
appropriato ai diretti interessati.

– la stampa regionale appare più sensibile al tema delle famiglie numerose,
che viene trattato nel settantasette percento degli articoli analizzati.

Le ricercatrici formulano raccomandazioni:

– ai lobbisti, suggeriscono di sensibilizzare i responsabili dei media,
affinché nei servizi confluiscano azioni, temi, notizie ed argomenti per
“la famiglia”;

– ai giornalisti, di evitare di trattare il tema della famiglia attraverso
le lenti della propria concezione di vita, magari falsificando la realtà, e
di riportare anche ciò che è contrario alla propria tesi;

– ai ricercatori di comunicazione, di condurre ulteriori ricerche su media
e famiglia.

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