giovedì, Marzo 28 2024

Gli esperti raccomandano di non fare vedere troppa televisione ai bambini.
Tante ore davanti allo schermo fanno male. Questo è notoriamente risaputo.
Una recente ricerca della Università di Saragozza (Unizar) e di quella di
San Paulo del Brasile conferma questa tesi su base scientifiche. I bambini
che vedono la televisione o che stanno davanti alla consolle di un
videogioco per più di due ore al giorno, hanno una forte possibilità in più
rispetto agli altri di soffrire di ipertensione.

Il panel della ricerca è stato condotto su più di 5.000 bambini, di età
compresa tra i due e i dieci anni, provenienti da ben otto diversi paesi
europei: Spagna, Germania, Ungheria, Italia, Cipro, Estonia, Svezia e
Belgio. La ricerca denominata Idefics (Identification and Prevention of
Dietary – and Lifestyle – induced Health Effects in Children and Infants) è
stata pubblicata proprio di recente sull’

Internacional Journal of Cardiology

.

I ricercatori hanno voluto dimostrare su base scientifica quello che fino
ad oggi tutti pensavano – esperti e non – con una ricerca sul campo, per
stabilire che correlazione diretta vi fosse tra l’ipertersione, vale a dire
la condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della
circolazione sistemica risulta elevata, e il tempo di esposizione alla tv.
La ricerca ha mostrato che questa incidenza si è verificata in 110 casi su
1.000, quasi come a dire in più di un bambino su 10. Per l’esposizione a
computer o ai videogiochi si registra invece addirittura un 30% in più di
possibilità di avere problemi di ipertensione.

“Lo studio mostra il numero di nuovi casi di ipertensione e la connessione
tra attività fisica e differenti abitudini alla sedentarietà con il rischio
di alta pressione tra i bambini europei”, ha rivelato in una dichiarazione
ai media Augusto César F. de Moraes (*), studioso brasiliano, uno dei dieci
membri del team della ricerca. Ma non solo. Gli autori avvertono come tale
condizione possa aprire le porte a problemi cardiovascolari ben più
importanti nel corso degli anni, come ad esempio quello di aumentare il
rischio di cardiopatia ischemica.

Cosa si può fare allora? Quali possono essere i rimedi e le soluzioni
concrete da adottare, al di là dei soliti consigli – spesso inascoltati dai
genitori – elargiti dagli esperti in questi anni? La risposta proviene
direttamente dagli stessi ricercatori. E’ il vecchio ma sempre efficace
invito a fare attività fisica. I bambini, ma direi anche gli adolescenti in
generale, devono fare attività fisica, anche più di un’ora al giorno. E non
andare oltre le due ore al giorno di attività sedentarie come vedere la tv
o stare alla consolle con i videogiochi. E c’è una spiegazione medica per
questo. Le attività fisiche infatti, aumentano nel nostro organismo il
tasso di ossigenazione del cuore e, a sua volta, fanno diminuire la
pressione arteriosa, con un beneficio generale per tutto il nostro
organismo.

Una buona integrazione all’attività fisica è senza dubbio la lettura di un
libro, magari da commentare poi in famiglia con piccoli dibattiti e
opinioni. Favorisce nel bambino lo sviluppo di una mente critica e di una
capacità dialettica, che sarà fondamentale per il buon andamento nei suoi
studi scolastici e nella vita in generale.

Allora genitori, cosa aspettate? E’ primavera, uscite con i vostri bambini
a fare una bella corsa per i prati, magari con un pallone, e lasciate
spenta, almeno per oggi, la consolle dei videogiochi.


(*) AAVV. “Incidence of high blood pressure in children – Effects of
physical activity and sedentary behaviors: The IDEFICS study. High blood
pressure, lifestyle and children” .International Journal of Cardiology,
February 2015 DOI:


http://dx.doi.org/10.1016/j.ijcard.2014.11.175

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