lunedì, Dicembre 2 2024

Quanto tempo passano i nostri figli online? 136,5 giorni in media all’anno. E quanto ore trascorrono i bambini davanti alla televisione? 2 ore al giorno, ben 3 volte di più rispetto al tempo investito a leggere un libro. Infine, lo sapevate che più del 35% dei profili social dei minori di 14 anni sono pubblici, accessibili a chiunque e senza alcuna configurazione per la privacy? Come dire che quasi un minorenne su tre permette agli estranei di vedere le proprie foto, video e informazioni personali.

Questi e molti altri sono i dati raccolte da Empantallados, una piattaforma web educatica in lingua spagnola nata da poco, che si propone come strumento di aiuto per le famiglie che cercano un orientamento nel mondo digitale.

Il presupposto di base è che la tecnologia non deve essere vista come un pericolo per i ragazzi, ma come una preziosa opportunità di educazione e sviluppo. La tecnologia però, come ogni altra cosa, va conosciuta e gestita, per evitare eccessi e squilibri che possono portare a una dipendenza.

Educare ai media e alla tecnologia fin da piccoli

Educare ai media e alla tecnologia, aiutare le famiglie, gli insegnanti e gli educatori a orientarsi tra opportunità e insidie del mondo digitale. Questa è la missione di Empantallados, un progetto didattico che nasce dal seguente interrogativo: perché è necessario educare gli utenti fin da piccoli? La tecnologia influisce in molti aspetti quotidiani della vita dei nostri figli. E’ pertanto importante educarli ad un uso corretto ed equilibrato già in tenera età, quando è ancora possibile intervenire facilmente su cattive abitudini che da grandi diventano invece più difficile correggere. Una buona e corretta impostazione è fondamentale per un sviluppo sano. La prevenzione insomma, è sempre preferibile alla cura.

Gli ambiti di intervento del progetto Empantallados sono nello specifico quattro:

– come aiutare a sviluppare la personalità nei ragazzi.

La tecnologia influenza le abitudini e il comportamento di molto bambini e ragazzi. In particolare può incidere sullo sviluppo del loro carattere e della loro personalità. Una recente ricerca ad esempio dimostra come il tablet possa essere uno strumento che stimoli l’intuitività dei bambini piccoli. Al contrario, una esposizione eccessiva, può essere causa dell’insorgere di problemi in un bambino, come ad esempio l’ansia, l’insonnia, alterazioni visive, disturbi cognitive, difficoltà nei rapporti interpersonali.

– come incentivare la socializzazione tra i giovani.

Chi l’ha detto che smartphone, pc e tablet portano all’alienazione sociale? Questi strumenti se usati nei modi e nei tempi giusti, possono aiutare un bambino a relazionarsi con gli altri e a sviluppare  abilità sociali. Pensiamo ad esempio alla possibilità che un ragazzo ha con Skype di poter parlare a distanza e a costi quasi zero con coetanei di altre nazioni, migliorando le propri competenze linguistiche e conoscenze culturali. Cosa impensabile per un ragazzo nato e cresciuto negli anni Ottanta e Novanta. Anche qui, come sempre, vale la solita raccomandazione. La socializzazione virtuale non deve mai sostituire quella della vita reale.

– come creare una cultura della sicurezza dei dati personali.

Quando si parla di mondo digitale, la sicurezza e la protezione dei propri dati personali diventa un aspetto fondamentale, soprattutto se ci sono di mezzo dei minori. E’ fondamentale creare in famiglia una cultura per la difesa della propria privacy. Alcuni consigli: evitare di rendere pubblico il proprio profilo, accettare solo le amicizie di persone che si conoscono e non pubblicare mai dati sensibili come il proprio indirizzo di casa o numero di telefono. Attenzione anche alle webcam, spesso territorio di pedofili e ricattatori. Il rischio del grooming purtroppo è sempre dietro l’angolo.

– come sviluppare la creatività nei nostri figli.

La tecnologia può essere un ottimo strumento per sviluppare la creatività dei nostri figli e fare acquisire loro nuove conoscenze e abilità come ad esempio imparare a suonare strumenti musicali, disegnare, fare dei video Non serve comprare costose chitarre o correre il rischio di mettere a soqquadro casa con pennelli e colori. Con la tecnologia possiamo imparare a disegnare su un tablet o a fare degli accordi musicali con tastiera e mouse. Il tutto con un semplice click e a costi veramente contenuti. In questo modo un genitore può capire subito ad esempio le passioni e le inclinazioni “artistiche” dei propri figli, orientandolo e guidandolo al meglio nel percorso più giusto da scegliere.

Quanto siamo veramente dipendenti dalla tecnologia?

Sul sito Empantallados è possibile inoltre fare un piccolo ma utilissimo test per scoprire quale è il nostro reale consumo digitale. Possiamo fare il test da soli oppure con tutta la famiglia. Scoprite subito quale è il vostro rapporto con il cellulare, internet, pc ed email! Ma attenzione. Potreste scoprire di essere più dipendenti dei vostri figli..Buona navigazione!

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