venerdì, Settembre 29 2023

Alzi la mano chi sa a memoria il numero del cellulare del proprio figlio o
del proprio genitore. O chi conosce la data di compleanno degli amici, dei
parenti o dei colleghi più cari, senza che sia Facebook o il promemoria di
una agenda elettronica a ricordarcelo. La risposta, nella stragrande
maggioranza dei casi, sarà negativa. Eppure i nostri nonni si ricordavano
tutto. Non sfuggiva loro un anniversario, un compleanno, perfino le date
dei grandi avvenimenti storici. Ricordo che mia nonna, arrivata a novanta
anni, sapeva ancora recitare perfettamente tutte quelle belle poesie che si
imparavano da piccoli sui banchi di scuola, senza alcuna incertezza e
indugio.

Cosa ci è successo? La Kaspersky Lab ha studiato la capacità della nostra memoria al tempo di
internet e della rivoluzione digitale. Le conclusioni finali dello studio
sono inesorabili: non ci sforziamo più di ricordare nulla a memoria. Al
minimo dubbio, vuoto o incertezza consultiamo subito internet, neanche
fosse l’oracolo di Delfi. Anche qualunque discussione a tavola ha ormai
vita breve. Ogni dibattito finisce, infatti, subito con la fatidica domanda
“Vediamo cosa dice Wikipedia”. La rete ormai ci offre una risposta per
qualunque tipo di quesito e informazione, rendendo vano ogni minimo sforzo
di ricordo e di ragionamento.


La memoria al tempo di internet: amnesia digitale ed effetto Google

La ricerca della Kaspersky Lab, mette in
particolare rilievo due fenomeni, sempre più diffusi:

1) l’amnesia digitale
: l’affidarsi in modo esclusivo ai propri dispositivi digitali ( smartphone, il tablet, pc..) per tenere traccia dei dati
utili provoca una diminuzione della nostra capacità di ricordo dei dati personali importanti, come ad esempio
le date di compleanno e dei nostri appuntamenti quotidiani. Un esempio
pratico di amnesia digitale è testimoniata dalla cronica
incapacità di apprendere i nuovi numeri di telefono, mentre è più facile
ricordare il vecchio numero di casa, memorizzato nella nostra testa prima
dell’era digitale;

2) il secondo fenomeno messo in luce dai ricercatori della Kaspersky Lab è
quello che loro stessi definiscono come “effetto Google”, vale a dire una sorta di indebolimento progressivo della memoria in generale (ad
esempio espressa nella difficoltà sempre più diffusa nel ricordare date di
eventi storici, nomi o nozioni varie) dovuto all’abitudine di cercare le
risposte a ogni quesito sul motore di ricerca Google, invece di sforzarsi a
ricordare o a ragionare.

Metodologia e risultati della ricerca
della
Kaspersky Lab

Lo studio della Kaspersky Lab è stato svolto
contemporaneamente sia negli Stati Uniti, sia in Europa. Negli Stati Uniti il campione è stato di mille
persone di età compresa tra i 16 e i 55 anni, suddivisi equamente tra
uomini e donne. Stessi criteri anche per l’Europa, su un panel però più
esteso di 6000 persone, provenienti in modo equo da Gran Bretagna, Francia,
Germania, Italia, Spagna e Benelux.

I principali dati raccolti hanno evidenziato che:

  • oltre il 90%
    dei soggetti provenienti dagli Stati Uniti e quasi l’80% di quelli europei ammette di utilizzare internet
    come una estensione della propria memoria, per
    ricordare dati o per trovare tutte le risposte di cui hanno bisogno;
  • un europeo su tre
    e un americano su due dichiarano di consultare subito
    il web quando devono trovare una risposta a una questione,

    senza sforzarsi minimamente di ricordare o di ragionare

    . Addirittura un europeo su quattro e un americano su tre, dichiarano
    di scordare subito l’informazione appena acquisita online;
  • in generale, la possibilità perdere tutti i dati registrati sui propri
    strumenti digitali, sullo smartphone in particolare, è fonte di grande stress e preoccupazione,
    soprattutto tra le donne e gli under 35;
  • l’amnesia digitale
    riguarda in generale non solo gli utenti più giovani, i cosiddetti
    nativi digitali, ma anche le persone più adulte.

Da questi risultati emerge un dato molto interessante: sembra che il nostro
cervello

abbia imparato molto bene a come accedere ad una determinata
informazione, finendo però con il dimenticare quasi subito il dato
stesso.

E questo vale anche per le immagini. La possibilità di scattare foto in
qualsiasi momento, fornita dai moderni smartphone, porta ad una graduale
diminuzione della nostra capacità di memorizzare visivamente le esperienze
vissute,

obbligandoci ad utilizzare le foto scattate per riportare alla memoria
tutti i dettagli

. La stessa cosa succede a chi è ormai abituato a guidare con l’assistenza
di un navigatore stradale. Cancella totalmente l’immaginazione visiva,
oltre che la capacità critica e di ragionamento, al punto tale da farci
dimenticare perfino la strada di casa e da inibire qualsiasi orientamento
di guida autonoma.

Gli intervistati si rendono comunque conto dell’effetto negativo causato
dagli smartphone, tanto che buona parte del campione prova un senso di
tristezza sapendo che deve affidarsi alla tecnologia per conservare i
propri ricordi o trovare delle soluzioni alle piccole problematiche
quotidiane.

Amnesia digitale ed effetto Google: alcune conclusioni

Immagazziniamo sempre meno dati e alleniamo sempre di meno il nostro
cervello, che via via sta diventando sempre più pigro e sonnecchiante, come
un ghiro a inizio Autunno.

La comodità della tecnologia, sta in pratica viziando sempre di più la
nostra memoria, offrendoci il pericoloso lusso di non memorizzare più
informazioni e nozioni. Da questo pericolo nessuno ne è esente, visto che
l’uso di web e smartphone è ormai quasi universalmente diffuso ad ogni età
e per ogni strato sociale.

E’ possibile un rimedio?

Non vogliamo fare facili e inutili allarmismi. Tuttavia è bene iniziare a
evidenziare la questione con un pennarello rosso, quanto meno per
sensibilizzare e rendere coscienti del problema.

Certo è molto difficile e anche spropositato rinunciare all’improvviso alla
praticità di uno smartphone, di un tablet o alla connessione alla rete.
Serve però un equilibrio. E allora, la prossima volta che cerchiamo una
strada, forse sarà bene ritirare fuori la vecchia e ingiallita cartina
stradale per allenare il cervello e spegnere Google Maps. E voi, cari
lettori, che rapporto avete con la tecnologia? Ricordate le date dei
compleanni? Fateci sapere le vostre opinioni in merito attraverso lo spazio
dei commenti a questo articolo. Vi aspettiamo!

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