domenica, Giugno 4 2023

In qualità di presidente di Family Party,
dopo una consultazione tra i soci, desidero scrivere questa lettera
indirizzata a tutti coloro che sono impegnati nel mondo delle associazioni
di famiglie, ma anche a tutte quelle persone che credono ancora che la
famiglia costituita da un uomo ed una donna, sia il perno ed il fondamento
di una società sana ed equilibrata.

In questo momento storico dove si sta discutendo nei vari ambiti politici e
sociali del futuro delle famiglie, sento il dovere di difendere il nostro
credo, le nostre tradizioni ed i nostri valori, che non possono essere
spazzati via per la volontà di una minoranza che ispirata a principi di
libertinismo, possa fare passare il criterio che “ IO SONO QUELLO CHE MI
SENTO”.

Mi riferisco ad una teoria del gender che tramite i nostri parlamenti,
Europeo e dei singoli Stati, sta cercando di scardinare migliaia di secoli
di storia, (da quando esiste l’uomo sulla terra), volendo affermare il
principio che il “genere (gender)”, non è poi qualcosa di certo, ma che
questo dipende dal modo di sentirsi della singola persona, che addirittura
può anche cambiare nel tempo.

Ma mi chiedo, dove sono tutti gli studiosi, scienziati, professori, storici
che si indignano davanti a queste affermazioni, che si ribellano a come la
politica possa decidere di cambiare il corso della Storia e della
Scienza!!! Questa non è una battaglia di princìpi, né una guerra tra buoni
e cattivi, ma una presa di posizione di persone che dietro una diversità,
che nessuno vuole negargli, vogliono affermare un loro diritto, ma al
contempo volerlo imporre alla maggioranza.

Nel nostro piccolo sondaggio tra i soci, essendo la nostra associazione
composta da famiglie, da Papà e Mamme, ma anche da separati e risposati, o
persone singole, coppie senza figli, o con figli adottati, assolutamente
laiche, non legate da credo religioso, posso confermare che siamo tutti
dell’idea che esistono solo il genere maschile e femminile, e che esiste
solo un tipo di Famiglia, quello fra un Uomo ed una Donna.

Desideriamo rispettare ogni altra formula di pensiero diverso dal nostro,
ma non siamo disposti a vedere cambiare la società verso un concetto di
Famiglia in cui non ci identifichiamo, in quanto ci preoccupano gli effetti
che si potranno avere sulle nuove generazioni e anche sullo sviluppo socio
economico del mondo intero. Diversi economisti affermano che non c’è
sviluppo senza un equilibrio tra i diversi fattori che compongono la nostra
economia, ed una società dove non c’è crescita demografica è destinata al
fallimento. Bene la storia insegna che la crescita demografica si ha dove
ci sono delle famiglie che mettono al mondo figli e li crescono in maniera
sana ed armoniosa. Forse la nostra attenzione dovrebbe essere rivolta a
risolvere le crisi familiari; forse la politica dovrebbe preoccuparsi come
aiutare le famiglie che si separano, dandole supporto economico e
psicologico, perché una coppia che si separa è sempre un trauma per i figli
e per le singole persone. Forse dovremmo riflettere maggiormente sul fatto
che l’Unione tra un Uomo ed una Donna”, che costituiscono
la Famiglia è il migliore affare della nostra vita.

Come possiamo cambiare le cose? Mi auguro che ciascuno rifletta su questi
argomenti per portare il proprio pensiero nel contesto lavorativo,
familiare e sociale in cui vive. Noi di Family Party, dal 2008, cerchiamo
di farlo attraverso momenti ludici organizzando feste, gite, viaggi per le
famiglie ma anche momenti formativi con esperti in tematiche familiari, per
condividere la gioia del proprio vissuto familiare, e per testimoniare
quanto sia nobile ed elevata la scelta di realizzare una famiglia.

Presto saremo chiamati a dare la nostra testimonianza di quanto affermato,
perché queste nuove teorie vogliono entrare nelle nostre case, nelle nostre
scuole, forse sono già entrate, allora dobbiamo essere disposti a difendere
il nostro pensiero, magari spiegando ai nostri figli come stanno realmente
le cose, o soffermandoci a parlare con altri genitori. Non dobbiamo avere
il timore di sembrare poco evoluti o conservatori, dobbiamo rispettare gli
altri ma anche farci rispettare, e se ognuno difenderà la propria
posizione, forse faremo capire che ci sta veramente a cuore il bene di
tutti.

Vorrei portare come esempio di quello che sta succedendo l’immagine
dell’albero che viene sradicato con tutte le sue radici, penso che sia il
modo migliore di esprimere il pericolo che stiamo correndo.

Desidero terminare con un appello a tutte le persone che condividono il
nostro pensiero, ma anche a quelli che la pensano diversamente: “Cerchiamo
di vedere quello che ci unisce e non quello che ci divide, cerchiamo di
proteggere i bambini prospettandoli un mondo migliore, rinunciamo un po’ al
nostro egoismo e pensiamo più al bene comune”.

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