sabato, Giugno 10 2023

Ha ancora senso oggi leggere e conoscere l’opera diDostoevskij ? La sua narrativa profondamente cristiana e al contempo
anti-moralista è ancora attuale? E soprattutto può essere una guida valida
per la crescita e la formazione dei giovani, contro la tirannia del
nichilismo moderno? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che si sono
posti al VII Convegno Internazionale di Poetica & Cristianesimo,
intitolato Dostoevskij: abitare il mistero.

Il Convegno, che si è svolto lo scorso 27 e 28 aprile presso la Pontificia
Università della Santa Croce di Roma, è stata l’occasione per fare una
riflessione generale sul rapporto tra il Cristianesimo di Dostoevskij e il senso di vuoto, smarrimento e
angoscia che vive l’uomo contemporaneo.



Dostoevskij: romanzi universali per la formazione dei giovani

Nikolái Berdjaev, uno tra i più importanti interpreti del grande scrittore
russo sosteneva che le vere protagoniste dei suoi romanzi erano le idee, in
particolare quelle sulla fede. Dostoevskij non è
un teologo né intende esserlo; è invece corretto affermare che i suoi
romanzi possono essere definiti “teologali”, perché il tema di fondo
costante è il rapporto tra uomo e Dio.

Questo aspetto, unito a una riflessione molto profonda e sentita
sull’etica, trova la sua massima espressione in particolare in due romanzi: Delitto e castigo e I fratelli Karamazov. In queste
opere, la maggior parte della narrazione non è fatta di azioni, ma di
pensieri, spesso pieni di angoscia, solitudine e disperazione. Pensieri
sull’uomo, sulla miseria della vita e sul mistero di Dio. Pensieri sempre e
comunque umani, su cui il lettore è invitato a riflettere. In entrambi i
romanzi, come del resto nelle altre sue opere, il rapporto tra i personaggi
e Dio, che si rende presente nella e attraverso la coscienza, è sempre
centrale, arrivando ad essere spesso il punto chiave di svolta delle trame.

Come ha detto Eraldo Affinati, Dostoevskij è “l’uomo della ricucitura, del
risanamento: mette a posto le piaghe”, ricordando come nella sua opera
traspaia al tempo stesso una forte “radice pedagogica”. Lo scrittore, in
fondo, “vuole guarire, non vuole ammalarsi: punta alla guarigione e alla
speranza, anche se tutta la ferita se la porta dentro”.

Per Alessandro D’Avenia, facendo da spalla ad Affinati nella tavola rotonda
in cui i due scrittori di successo ed insegnanti entrambi di liceo si sono
confrontati sull’influenza del grande scrittore russo nella loro vita e
opera, Dostoevskij è colui che “in ogni pagina fa sentire dentro di te uno
spazio aperto al sacro” e trasmette l’idea “che in una visione cristiana
del mondo l’amore ha la priorità rispetto alla conoscenza”. Infatti, “non
c’è aumento di conoscenza del mondo che non sia preceduto da un aumento di
conoscenza dell’amore”. Porsi davanti ad un’opera letteraria è come
“abitare un mistero”: “mentre ti fa accadere una storia interessantissima”,
in realtà ti sta facendo sperimentare “un’altra storia molto più grande che
risuona nella vita di ogni essere umano ogni giorno”.

Nella nostra società moderna, infettata da un nichilismo sempre più diffuso
e presente, la lettura dell’opera di Dostoevskij è quindi

attuale e affascinante, rilevandosi uno strumento estremamente prezioso
per la formazione e l’educazione degli adolescenti.

Dostoevskij
è vita: se si vuole conoscere gli abissi dell’animo umano, comprendere le
nostre crisi e quelle del mondo, allora egli ci è indispensabile.



Scoprire Dostoevskij attraverso un approccio interdisciplinare

Il Convegno Poetica & Cristianesimo ha approfondito tutti questi temi,
in un’ottica prima di tutto interdisciplinare, passando dalla teologia
all’antropologia, dalla pittura al cinema. Non solo quindi uno sguardo
puramente letterario, ma un approccio aperto e trasversale, per essere
fedele alla poliedricità degli scritti e del pensiero dell’autore russo. In
questa prospettiva, si inserisce ad esempio la mostra Voci nel silenzio dell’artista Cristina Aymerich, che attraverso i
suoi quadri ha voluto rappresentare il senso di mistero dell’opera di Dostoevskij.

Oppure l’intervento del critico cinematografico José Garcia, che ha
messo in luce l’interesse verso

Dostoevskij
nel cinema contemporaneo.

Cosa è il Convegno Poetica & Cristianesimo

Poetica & Cristianesimo
, è forum internazionale di studio, che promuove un Seminario permanente di
Convegni biennali internazionali, per offrire un luogo di incontro e di
relazione fra accademici e artisti che provengono da diversi campi e
approcci di lavoro.

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