Proteggere i bambini dallo sfruttamento sessuale sul Web
Meter
, l’associazione italiana dedicata alla tutela del diritto dei bambini alla
loro innocenza, nel contesto generale di una lotta contro la pornografia
infantile, ha pubblicato il proprio
rapporto
per l’anno 2011 (disponibile solo in lingua italiana) analizzando il
panorama globale della pedofilia.
Nel corso di una conferenza tenuta alla Radio Vaticana il 14 febbraio 2012,
il fondatore e presidente Fortunato Di Noto ha presentato i dati raccolti
alle associazioni di famiglie ed a funzionari di governo.
La ricerca di Meter ha calcolato più di 90.000 bambini vittime di
sfruttamento sessuale attraverso la rete. Più di 20.000 siti web
pedopornografici sono stati trovati in tutto il mondo: un aumento di quasi
il 50% rispetto al 2010. L’incremento dei social network e la loro
popolarità ha portato a un aumento significativo della presenza di
materiale pedopornografico sul web. Nel corso dell’anno sono stati
rinvenuti 1.087 social network illegali, vale a dire il triplo
della quantità trovata nel corso dell’anno precedente. “Sexting”, l’uso
delle immagini a sfondo sessuale, video e testi scambiati via chat, social
network e telefoni cellulari, è purtroppo il modo attuale di inquinare la
cultura e rovinare la vita di migliaia di bambini.
Oltre a presentare i dati di fatto, Di Noto ha formulato un invito ad
agire: c’è urgente bisogno di una rete che garantisca la protezione dei
bambini contro gli abusi sessuali e la manipolazione. Lungo queste linee,
la Commissione libertà civile, un organo del Parlamento europeo, ha
articolato il proprio appoggio mediante un appello a intensificare gli
sforzi per identificare e punire i colpevoli. Lo scorso ottobre 2011, il
politico Tiziano Motti ha lanciato una proposta a Bruxelles per potenziare
l’azione della direttiva europea, estendendo lo scambio dei dati di
registrazione per i fornitori di contenuti web (che includono chat rooms e social network) nel tentativo di fermare
l’azione dei pedofili sul Web.
La pubblicazione “SOS Ragazzi” riferisce che lobbies legislative a favore
della pedofilia costituiscono un ostacolo per gli obiettivi delle
organizzazioni come la Meter. Nel corso di una conferenza tenutasi a
Baltimora nel mese di agosto 2011, Fredrick Berlin-sessuologo e fondatore
di una clinica per disturbi sessuali presso la John Hopkins University
(USA) – si è mostrato contrario a sanzionare la pedofilia, a patto che vi
sia mutuo consenso e l’assenza di violenza. Howard Kline, direttore
scientifico del B4U-Act, ha proposto la rimozione della pedofilia
dall’elenco delle patologie sessuali nell’edizione 2013 di Diagnostic and Statistical of Mental Desorders.
Attraverso la sensibilizzazione sul tema dello sfruttamento dei minori sul
Web, e proponendo ed elaborando positive azioni concrete per combattere il
problema, Meter è in prima linea per difendere la dignità dei bambini nella
sfera dei media.