sabato, Dicembre 14 2024

Ci sono dei romanzi che a distanza di tempo continuano a essere presenti nelle nostre librerie. Romanzi che raccontano una storia mai fuori moda. I grandi classici della letteratura internazionale, quelli che spesso ci troviamo a riscoprire, che hanno sempre qualcosa da insegnarci, da rivelarci. I grandi racconti verso cui i giovani di oggi necessitano di riscoprire il gusto, la bellezza e la sapienza di cui sono forieri.

Come è possibile riscoprire i classici al giorno d’oggi, dove lo sviluppo continuo delle nuove tecnologie e l’avanzata smisurata dei social sembra non lasciare neanche una briciola di spazio alla lettura? Come dimostrò McLuhan, ogni nuovo medium di comunicazione introduce un guadagno culturale e contemporaneamente una perdita. La generazione odierna, attraverso il potenziamento dell’audiovisivo e l’uso di internet, ha cambiato radicalmente il modo di immaginare, di apprendere e di ragionare. È per questo che oggi possiamo dire di trovarci nel bel mezzo di una vera e propria emergenza educativa, a cominciare dal modo come si studia la letteratura nella scuola e nell’Università e quindi, di riflesso, come si legge, o come non si legge.

La lettura oggi sembra rivestire un ruolo veramente marginale nella vita degli adolescenti. Tuttavia, la situazione pandemica vissuta in questi ultimi anni ha costituito una sfida per il nostro tempo libero, riscontrando dati inattesi circa le abitudini di lettura dei giovani.


GoStudent: una ricerca ci svela le abitudini di lettura dei giovani

La piattaforma di apprendimento online GoStudent ha rilevato che per oltre la metà dei ragazzi italiani esaminati, la pandemia ha influito positivamente sulle abitudini di lettura: il 51% legge di più e solo l’8% ha riscontrato un calo in seguito al Covid-19. Questa tendenza positiva riguarda anche i giovani di altri Paesi, come Turchia, Messico e Spagna, mentre una situazione più critica è stata riscontrata in Grecia e in Germania. Un sondaggio condotto in sette mercati internazionali, attraverso il quale è stato sottoposto a circa mille genitori di adolescenti tra gli 11 e i 18 anni un questionario sulle abitudini e preferenze in tema di lettura dei propri figli.

Da tale ricerca è emerso come i generi più quotati siano il fantasy e l’avventura. Ecco allora che tra le storie più amate troviamo Harry Potter, il Signore degli Anelli, ma anche i libri di Agatha Christie e Stephen King. A seguire, in termini di popolarità, troviamo i romanzi di fantascienza, i fumetti e i manga.

Dai questionari è emerso che molti giovani si dedicano alla lettura perché richiesto dalla scuola. Questo non è necessariamente un dato negativo, ma ci fa riflettere su quanto importante sia il ruolo della scuola nell’educazione degli adolescenti alla lettura dei classici della letteratura universale, che continuano a rivestire una funzione fondamentale nell’istruzione dei giovani in Italia, così come nel resto del mondo.

La sfida è educare i giovani a leggere i grandi romanzi della letteratura non semplicemente studiando le relazioni che intercorrono tra gli elementi dell’opera, ma rintracciando il rapporto tra il racconto e il resto del mondo. La letteratura, infatti, amplia il nostro universo, ci stimola a immaginare altri modi di concepirlo e di organizzarlo.

Le ricerche su giovani e letteratura

Dell’importanza dei classici si è occupata anche la ricerca condotta da Family and Media illustrata nel libro
Educating young people trough the classics – Love, Friendship and storytelling
dove viene sottolineato il potenziale educativo che le storie hanno nello sviluppo del carattere dei giovani. Analogamente alla ricerca di GoStudent, Family and Media si propone di indagare quali film e libri i giovani preferiscono, riconoscendo nell’intelligenza narrativa una risposta funzionale all’emergenza educativa odierna.

L’aspetto originale della ricerca riguarda proprio i grandi classici. La proposta di sei grandi storie riadattate per il grande schermo e incentrate sul tema dell’amore e dell’amicizia, da presentare ai giovani in una chiave di lettura nuova e profonda, al fine di stimolarne la conoscenza e la lettura e riscoprirne il gusto e la bellezza.

L’adolescenza è quel periodo della vita in cui i giovani definiscono il loro carattere e la loro personalità. Per questo è importante offrire loro gli strumenti adatti ad accompagnarli in questo processo, strumenti che gli aiutino a ‘leggere’ la realtà e il mondo interiore che ognuno porta con sé.

Educare il gusto di un giovane è un compito arduo che coinvolge prevalentemente i genitori. Ma non solo. La scuola può fare molto, in quanto costituisce proprio quel terreno privilegiato dove attingere tutta quella ricchezza letteraria che altrimenti andrebbe perduta. C’è un grande bisogno di insegnanti capaci e appassionati. Capaci nel verso senso della parola ovvero in grado di contenere il sapere e di rivolgerlo ai propri studenti coinvolgendoli con passione. È questo circolo virtuoso che permette a un adolescente di maturare e sviluppare una propria coscienza e uno spirito critico. Solo così si apprende veramente. Altrimenti si impara a memoria, e prima o poi si scorda tutto.

Non resta allora che augurarci quanto proposto da Todorov nella formazione dei giovani: “Quale migliore introduzione alla comprensione dei comportamenti e dei sentimenti umani, se non immergersi nelle opere dei grandi scrittori che si dedicano a questo compito da millenni? E allora quale migliore preparazione per tutte le professioni basate sui rapporti umani? Se si intende così la letteratura e si orienta in tal modo il suo insegnamento, quale aiuto più prezioso potrebbe studiare il futuro studente di diritto, o di scienze politiche, o il futuro operatore sociale o chi si occupa di psicoterapia, lo storico o il sociologo? Avere come maestri Shakespeare e Sofocle, Dostoevskij e Proust non sarebbe come approfittare di un insegnamento eccezionale?”

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