lunedì, Maggio 29 2023


The mobile phone and socialization: Family vs. friends. Castells,
Fernandez-Ardevol, Qiu, Sey 2007, Srivasta 2008.

La telefonia mobile sta avendo un tasso di crescita sempre più importante e
veloce in tutto il mondo. Addirittura, stando alle ultime ricerche, oltre
il 50% della popolazione mondiale possiede ed usa regolarmente un
cellulare. Ma il telefonino, non viene usato semplicemente per parlare e
rimanere in contatto con persone lontane: la sua tecnologia sempre più
avanzata permette infatti una serie di numerose applicazioni, come
ascoltare la radio o file musicale in mp3, leggere e mandare email,
navigare su internet e addirittura vedere contenuti televisivi in download
o streaming. Insomma, il telefonino è ormai da considerare a tutti gli
effetti un vero e proprio “medium” al pari di tutti gli altri.

L’impatto sociale che ne deriva è enorme, in ogni aspetto, anche
all’interno delle singole famiglie. Vari studi internazionali infatti hanno
evidenziato in questi anni come il telefonino possa plasmare e addirittura
costruire i rapporti tra genitori e figli in molte occasioni. I casi più
diffusi sono quelli in cui i genitori usano il telefonino per monitorare e
controllare le attività dei propri figli. Altri casi sono quelli in cui i
gli adolescenti cercano di negoziare via telefono la loro “vita sociale”
con i genitori (si pensi ad esempio all’orario di rientro a casa).

Una situazione più complessa che sta avendo una importante evoluzione negli
ultimi anni, è quella della costruzione di un vero e proprio rapporto a
distanza tra genitori e figli nel caso in cui questi ultimi siamo studenti
universitari fuori sede. Questo fenomeno si verifica un po’ in tutti i
paesi, come l’Italia ma in particolar modo negli Usa, dove gli studenti si
ritrovano a vivere nei campus universitari per alcuni anni spesso a
centinaia di chilometri di distanza dalla propria casa. Il rischio
sottolineato dai ricercatori in questi casi è la costruzione di un rapporto
“virtuale” con la propria famiglia, che sostituisca a poco a poco quello
reale o peggio della progressiva ma costante diminuzione di contatti verso
casa da parte dei figli.

Per indagare meglio questo nuovo ma sempre più diffuso tipo di rapporto tra
genitori-figli tramite il telefonino, è stata organizzata e portata avanti
una ricerca specifica da gruppo di ricercatori americani. Il panel
dell’indagine è stato costituito da 514 studenti appartenenti ad entrambi i
sessi e di varia provenienza (Latino-americani, asiatici, caucasici ed
Afro-americani) ed estrazione sociale. L’età del panel è stato compreso dai
18 ai 26 anni di età. La ricerca ha confermato come il telefono cellulare
sia lo strumento principale di comunicazione e interazione sociale dei
giovani in ogni momento della giornata. Ma ha anche messo in evidenza come,
contrariamente alle aspettative iniziali, il telefonino sia uno strumento

che incrementi ed incoraggi la socializzazione e lo sviluppo di
relazioni emotivamente intense

tra gli studenti e i loro genitori nel corso degli anni di studi. La
riflessione che ne nasce è quanto la tecnologia in questi casi,
contrariamente alle abituali logiche di demonizzazione nei confronti dei
new media, sia piacevolmente uno strumento che “aiuta” a mantenere e in
alcuni casi addirittura a sviluppare delle relazioni umani e sociali
emotivamente intense, non solo tra amici o persone innamorate, ma anche tra
familiari legati da stretti vincoli di sangue.

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