Padri forti, figlie felici
Papà, sei tu il mio eroe. Dieci segreti per papà con figlie che
crescono.
(Ares, Milano 2012, già nella terza edizione) è la traduzione italiana del
libro
Strong Fathers, Strong Daughters: 10 Secrets Every Father Should Know
(Regnery Publishing, 2007).
L’opera è stata pensata e scritta con un forte senso materno che dovrebbe
trovare impatto con la sensibilità di ogni padre, avendo l’aspirazione di
diventare un vero bestseller culturale che ogni uomo (e donna)
dovrebbe leggere e meditare nei prossimi anni. Se il lettore sta cercando
un libro scientifico, dal carattere pratico, analitico e accattivante, che
aiuti a meglio comprendere ciò che sta succedendo alle nostre figlie nel
mondo di oggi, ha a portata di mano un’autentica guida per il proprio
studio che lo porterà dritto allo scopo.
L’autrice del libro è Meg Meeker,
americana, moglie e madre di quattro figli, pediatra di fama, relatrice e
consulente familiare con oltre 20 anni di esperienza, membro attivo
dell’American Academy of Pediatrics e della National Advisory Board of the
Medical Institute.
Negli ultimi dieci anni, la dottoressa Meeker ha pubblicato vari titoli sul
tema delle problematiche giovanili:
I tuoi ragazzi a rischio: come il sesso tra adolescenti minaccia i tuoi
figli e le tue figlie
(Regnery Publishing, 2007) e
Le dieci abitudini di una madre felice: coltivare le nostre passioni,
gli obiettivi e la salute
(Ballantine Books, 2011), che si vanno ad aggiungere ad un terzo titolo
ancor più suggestivo:
I ragazzi devono essere ragazzi: 7 segreti per crescere maschi sani
(Ballantine Books, 2009),. Nel loro insieme queste pubblicazioni trovano il
loro fondamento nel chiaro intendimento di fornire conoscenza scientifica e
sperimentale che favorisca la costruzione di una nuova cultura della
famiglia, l’introduzione di un rinnovato stile di vita che ponga al centro
dello scenario l’importanza di educare figli e figlie sani, forti, che
sappiano amare, in un contesto sempre più ostile e contraddittorio rispetto
ai valori della famiglia.
Il libro è composto da 10 capitoli di circa 20/30 pagine, ciascuno
destinato ad analizzare un tema scientifico-pratico a sostegno della tesi
principale dell’opera:
la figura del padre ha una forza ed un’importanza incommensurabile
nella vita della propria figlia.
L’affermazione è perentoria e sostenuta da statistiche precise e dati che
colpiscono, riportati da prestigiose riviste scientifiche statunitensi.
All’inizio di ogni capitolo la dottoressa Meeker procede ad una spiegazione
tecnico-clinica del tema trattato e conclude le sue dissertazioni con
esempi pratici e casi della vita reale, tutti sperimentati nel corso del
suo arduo lavoro, così che la lettura e la comprensione del testo possa
risultare semplice e interessante.
Il primo capitolo “Tu sei l’uomo più importante della sua vita”
sorprenderà il lettore per la precisione nell’utilizzo dei dati risultanti
da statistiche molto preoccupanti. Sebbene il contesto sociale delle
diverse ricerche citate nel libro sia quello degli Stati Uniti, si possono
individuare costumi tipici della cultura dell’Occidente globalizzato. Per
citare alcuni esempi rilevanti: nel 2004 il 12% delle donne in Europa ha
subito uno stupro; il 28 % degli studenti delle scuole superiori – ragazzi
e ragazze- hanno assunto bevande alcoliche prima dei tredici anni e il 9%
degli studenti delle scuole superiori hanno assunto cocaina in diverse
forme (Morbidity Mortality Weekly Review): nel 2005 si è stabilito
che i rapporti sessuali – prematrimoniali – favoriscono significativamente
la depressione giovanile (American Journal of Preventive Medicine
); nel 2006 il 41% delle ragazze tra i 14 ed i 17 anni hanno fatto
esperienze sessuali indesiderate, cedendo al timore di essere lasciate dal
proprio fidanzato (Archives of Pediatric and Adolescent Medicine
2006). Di fronte a tutte queste schiaccianti difficoltà, che mostrano un
panorama tetro, carico di rischi e chiuso, capace di captare l’attenzione
delle nostre figlie per quel che riguardal’attività sessuale, la
depressione, l’alcolismo e la tossicodipendenza, la Meeker non esita a
ripetere con grande delicatezza (nel resto del capitolo) ciò che la grande
tradizione cristiana ha difeso da sempre: il padre sarà l’uomo più importante nella vita di sua figlia. In
effetti sulla figura del padre si radicano le dolci aspirazioni di sua
figlia ad essere amata ed imparare ad amare; di essere valorizzata, difesa
e protetta come donna, non solo perché le è riservato un trattamento tenero
e delicato, molte volte espresso con carezze e complimenti quotidiani, ma
anche attraverso un atteggiamento esigente, fermo e coraggioso che sa
correggere e stabilire dei limiti, e che a volte si tradurrà in silenzi
profondi e lacrime amare da entrambe le parti. Solo così la figlia imparerà
a vedere in suo padre non solo i tratti propri del suo futuro marito, gli
stessi che la porteranno a sviluppare il proprio potenziale di essere
madre, ma vedrà anche in lui l’immagine viva di Dio.
Colpisce il fatto che il libro tratta, al di là dei pericoli culturali
appena menzionati, di ulteriori rischi ideologici che tutti i genitori
dovrebbero conoscere ed affrontare, come ad esempio il femminismo,
l’emergente anti-cultura della moda, o il fanatismo professionale. Si fa
poco riferimento all’immagine della madre, che è presentata in tutte le
casistiche come la grande conciliatrice dei conflitti familiari. La virtù
della castità – a mio avviso essenziale nell’affrontare il tema che ci
compete – viene avvicinato da una prospettiva clinica senza fare
riferimento alla sua dimensione morale. In fin dei conti l’opera enfatizza
con successo (soprattutto tra i padri) l’importanza di prendere sul serio
il ruolo che hanno nella vita delle proprie figlie in tutta la sua
ricchezza, di fronte alle nuove turbolenze che la società contemporanea
continua a generare con le sue frequenti molto diverse e profonde crisi di
identità. “Può il padre stabilire una connessione con sua figlia?
Assolutamente sì – conclude la Meeker – può farlo facilmente. Renda questo
legame una parte della sua vita quotidiana. Aiutandola a fare i compiti,
portandola a teatro o viaggiando insieme. In ogni caso, qualunque cosa
faccia, si concentri su di lei. Si sintonizzi con lei, la ascolti: e non
permetta che il suo lavoro o le sue preoccupazioni possano distoglierlo dal
dialogo con sua figlia. Al termine della giornata sarà lei la cosa più
importante di qualunque altra”.
(*) Rafael Hurtado è docente del Dipartimento di Lettere. Università Panamericana. Campus Guadalajara, México