giovedì, Aprile 18 2024

Chiunque abbia a cuore il sano sviluppo della sessualità e della personalità dei bambini dovrebbe leggere il rapporto Teens and Pornography, pubblicato all’inizio di quest’anno dall’organizzazione Common Sense Media.

Il rapporto si basa su un sondaggio nazionale rappresentativo di 1.300 adolescenti di età compresa tra 13 e 17 anni. Ecco alcuni dei risultati più allarmanti:

  • Il 73% degli intervistati (75% ragazzi, 70% di ragazze) ha dichiarato di aver guardato pornografia online. L’età media in cui hanno iniziato a farlo è risultata 12 anni. Molti, tuttavia, hanno cominciato quando erano ancora più piccoli.
  • Tra i ragazzi che hanno ammesso di aver guardato pornografia intenzionalmente, 7 su 10 hanno detto di averlo fatto “la scorsa settimana” (ovvero nella settimana precedente al sondaggio).
  • 4 su 10 hanno dichiarato di aver guardato pornografia – comprese scene di nudo e atti sessuali – durante l’orario scolastico. Quasi la metà di questi ha dichiarato di averlo fatto su dispositivi di proprietà della scuola.
  • Di coloro che hanno guardato materiale porno nella settimana precedente al sondaggio, l’80% ha dichiarato di aver visto “qualcosa di simile ad uno stupro, ad un soffocamento o qualcuno che soffre”.

Il fondatore e CEO di Common Sense Media, James Steyer, nella sua introduzione al rapporto Teens and Pornoography, ha affermato che tali risultati dovrebbero essere un campanello d’allarme per genitori e altre figure educative: “Dobbiamo considerare le conversazioni con gli adolescenti sulla pornografia nello stesso modo in cui pensiamo alle conversazioni su sesso, social media, uso di droghe, alcol e altro ancora”.

Il fatto che gli adolescenti abbiano dichiarato di aver visto atti simili a stupri, soffocamento o di aver visto qualcuno soffrire non sorprenderà chi ha letto il libro Pornland: come il porno ha dirottato la nostra sessualità di Gail Dines, professoressa di sociologia e studi femminili al Wheelock College, di Boston (Massachusetts) .

In più di due decenni in cui si è occupata di parlare e scrivere di pornografia, Dines ha scoperto che la maggior parte delle donne e alcuni uomini, compresi i genitori, non hanno idea di quanto sia diventata violenta e misogina la pornografia online.

Un’analisi dei contenuti del 2007, “Aggressività e comportamento sessuale nella pornografia più venduta”, ha esaminato 50 dei video Internet più noleggiati. In questi, erano presenti circa 12 atti abusivi inflitti a interpreti femminili per scena. Inoltre, era comune lo stupro di gruppo e il numero di partner sessuali variava da uno a diciannove.

Chiaramente, la stragrande maggioranza dei consumatori non diventerà uno stupratore, ma numerosi studi dimostrano che gli utenti che guardano con molta frequenza pornografia hanno maggiori probabilità di esercitare violenze sessuali nella vita reale.

Fino ad oggi, qualunque bambino in America poteva accedere alla pornografia più estrema semplicemente rispondendo “Sì” alla domanda: “Hai 18 anni?”

Questo è un problema di salute pubblica, che richiede una soluzione politica. Alcuni Stati stanno attualmente prendendo in considerazione leggi sulla verifica dell’età, che proteggerebbero i minori.

Il sondaggio di Common Sense Media rivela che il 50% degli adolescenti intervistati ha dichiarato di sentirsi “colpevole” o di provare “vergogna” dopo aver visto pornografia. All’altra metà di loro, però, questo non accade. Quasi 8 su 10 hanno dichiarato, poi, che guardare pornografia li sta “aiutando a imparare a fare sesso”.

Teens and Pornography cita altre ricerche recenti (ad esempio, Rothman et al., 2021; Wright et al., 2021) dimostrando che il consumo giovanile di pornografia è associato a:

  • Aumento dell’aggressività sessuale
  • Ansia e depressione
  • Problemi di relazione interpersonale
  • Comportamenti sessuali pericolosi come soffocare qualcuno durante il sesso.

Cosa possono fare i genitori?

Se hai un bambino in età della scuola primaria o prescolare, consigliamo i libri illustrati di Kristen Jenson da leggere ad alta voce, Good Pictures Bad Pictures (età 7-12) e Good Pictures Bad Pictures Jr. (età 3-6).

Jenson avvertiva già nel 2014 che i bambini di tutto il mondo iniziano tragicamente a guardare pornografia su Internet prima ancora che i genitori prendano in considerazione di parlare con loro dei suoi pericoli. Tra gli esempi che cita:

  • Una ragazza, per il suo ottavo compleanno, ha ricevuto un dispositivo che l’ha spinta a fare ricerche online sul sesso: queste ricerche l’hanno portata nel mondo violento del porno hard-core. Si è chiusa in sé stessa, traumatizzata, e si è ammalata di depressione, fino a quando sua madre non ha scoperto ciò che le stava accadendo.
  • Un ragazzo ha iniziato a guardare porno su Internet all’età di sei anni, ha continuato a farne uso massiccio durante la sua adolescenza e ha finito per molestare i suoi fratelli più piccoli.

Il sito di Jenson Defend Young Minds fornisce molti suggerimenti e risorse per genitori e educatori. Nei loro sforzi di sviluppo del carattere e di alfabetizzazione mediatica, molte scuole medie, scuole superiori e college hanno fatto uso di Fight the New Drug, una risorsa che fornisce collegamenti a degli studi sugli effetti nocivi della pornografia.

Blocchi per il porno

Le famiglie e le scuole possono utilizzare anche dei blocchi tecnologici all’avanguardia per proteggere i bambini dalla pornografia. Questi variano in efficacia. La grande sfida di oggi è che i contenuti sessualmente espliciti non sono più limitati ai siti web pornografici. “Canopy” è un software progettato per smartphone, tablet e computer, e che rende possibile sperimentare a case e a scuole l’uso di Internet senza pornografia.

L’amministratore delegato e creatore di Canopy, Sean Clifford, offre un esempio di ciò che può fare: “Se tuo figlio riceve un messaggio di testo con un’immagine sessuale, Canopy può filtrarlo. Se tuo figlio cerca di scattare una foto inappropriata di sé stesso, Canopy bloccherà l’immagine e invierà un avvertimento al genitore”.

Alla domanda: “Perché le interessa così tanto questo?” Clifford ha risposto:

“Mia moglie ed io abbiamo quattro figli. Vogliamo dare loro la possibilità di essere bambini. Vogliamo fornire loro lo spazio per sviluppare una sana comprensione dell’intimità. Ci piacerebbe che incontrassero una persona fantastica, si sposassero e avessero matrimoni felici. Tutte queste cose diventano significativamente più difficili in un mondo saturo di pornografia”.

“Da persona che si occupa delle nuove famiglie che sbocciano, penso che la pornografia sia una delle più grandi sfide che dobbiamo affrontare. Provoca un’enorme quantità di sofferenza, deforma l’immaginazione, impedisce relazioni sane, distrugge i matrimoni e altro ancora. Ciò è confermato dalla ricerca di sondaggi, studi medici e mille aneddoti strazianti che potrei condividere. “

Formare la coscienza di un bambino

Come sottolineo in How to Raise Kind Kids, i genitori e le scuole devono anche favorire lo sviluppo e il controllo del mondo interiore dei bambini: la loro coscienza. Questo è ciò che porteranno con sé per sempre, in una società dove il porno è ormai onnipresente. Dobbiamo parlare con loro del perché la pornografia è sbagliata, pericolosa e può creare dipendenza – e perché si tratta di qualcosa che non devono mai intenzionalmente far entrare nella mente, nel cuore, nell’anima.

Oltre a condividere alcuni dati di ricerche, ecco alcune cose che possiamo dire:

  • Proprio come non dovremmo mai mettere veleno nei nostri corpi, non dovremmo mai mettere veleno nelle nostre menti. Qualunque cosa lasciamo entrare nella nostra mente influenza i nostri atteggiamenti e il tipo di persona che stiamo diventando. Le cose brutte che vediamo nella pornografia, come qualcuno che picchia o soffoca una persona, potrebbero influenzare il nostro comportamento un giorno.
  • Anche se non copiamo questi comportamenti, solo guardarli può cambiarci interiormente in modo non positivo. Dopo un po’, potrebbero non sembrare più così sbagliati, perché abbiamo visto persone nella pornografia ripeterli molte volte. I cattivi comportamenti dovrebbero disturbarci: è un segno che la nostra coscienza sta funzionando.
  • Il sesso ha lo scopo di esprimere amore. La pornografia violenta dipinge il sesso come abusivo e offensivo. Le persone che producono contenuti porno pagano gli attori per fingere che si divertano ad essere abusati.
  • La pornografia mette nella nostra mente immagini che possono essere difficili o addirittura impossibili da eliminare.
  • Indipendentemente dal fatto che il porno sia violento o meno, produce cambiamenti chimici nel cervello che possono renderci dipendenti, come una droga potente. Può iniziare a controllare la tua vita. Questo è successo sia ai bambini che agli adulti.
  • Nei ragazzi e negli uomini, l’uso della pornografia è spesso accompagnato dalla masturbazione. Questa può diventare un’altra abitudine difficile da rompere.
  • La pornografia può causare gravi conflitti in un matrimonio, portando anche al divorzio.
  • Più di 30 anni di ricerca (ad esempio, Nelson, et al., 2023) rivelano che la religione protegge dai rischi sessuali, quindi se la tua famiglia pratica una fede religiosa, considera di portarla nella conversazione sulla pornografia (ad esempio, “Il sesso è un bellissimo dono di Dio. La pornografia abusa di quel dono sacro”).

Cosa possono fare le scuole

Le scuole possono insegnare i pericoli della pornografia come parte dell’alfabetizzazione mediatica e/o della sicurezza digitale. L’educazione sui danni della pornografia dovrebbe anche essere accompagnata da un’educazione per evitare il rischio sessuale, incentrata sul personaggio, utilizzando un testo come Sex and Character di Deborah Cole e Maureen Duran.

Il rapporto Teens and Pornography mostra che le scuole devono farsi avanti e affrontare il crescente problema degli studenti che guardano porno durante l’orario scolastico, anche nelle aule e sui dispositivi scolastici. Chiedi alla scuola di tuo figlio se ha visto il Rapporto Adolescenti e Pornografia e come la scuola sta affrontando l’uso del porno durante la scuola.

Gli adulti non saranno in grado di risolvere questo problema agendo da soli. Risolvere dei problemi in una cultura tra pari richiede il cambiamento delle norme, per ottenere questo bisogna fare pressione in modo positivo, così che diventi “di tendenza” fare la cosa giusta. Vedi sotto un link (www.raycenter.drake.edu/smart-and-good/) con case studies di scuole premiate che hanno coinvolto gli studenti come partner nella creazione di una cultura che favorisca la formazione integrale della persona a livello scolastico.

Gli adolescenti e gli adulti che lottano per smettere di usare pornografia possono trovare terapeuti e gruppi di auto-aiuto specializzati in questo. Ci sono anche strategie efficaci, come Covenant Eyes (www.covenanteyes.com), che implicano avere un partner responsabile. Lo psichiatra della Harvard Medical School Kevin Majers fornisce un programma gratuito (www.overcomingcravings.com), con moduli su strategie di rafforzamento del carattere come reframing, consapevolezza e autocontrollo.

Il problema non riguarda solo l’America

In un webinar pubblicato sulla piattaforma online “Dale una vuelta” si smascherano le false credenze che circolano sulla pornografia. Il titolo del documento è “10 miti sulla pornografia. Un’approssimazione di dati, studi ed esperienze” e si espongono i principali inganni legati ad uno sguardo benevolo verso il mondo della pornografia.

Lì si riporta un altro studio effettuato su 4.564 adolescenti in cinque paesi europei, il quale ha rilevato che la probabilità che ragazzini commettano abusi sessuali è significativamente e positivamente associata al consumo regolare di pornografia. La pornografia e la dopamina aprono la strada alla violenza, che diventa uno stimolo per aumentare l’eccitazione.

Un altro tema interessante e presente nel Webinar è quello del consenso dei protagonisti dei video porno. Gli studi dimostrano che quasi tutte le donne coinvolte nel settore provengono da contesti svantaggiati di povertà, abusi sessuali su minori e senzatetto. In tali situazioni di vulnerabilità, il concetto di “consenso” è molto labile.

Si spiega anche perché la pornografia è a tutti gli effetti una forma di prostituzione e si risponde a chi afferma che “usare pornografia è una necessità”. Si può vivere bene anche senza utilizzare pornografia – questa la tesi argomentata nel webinar – anzi si vive molto meglio.

Fonte: articolo tradotto per gentile concessione di Mercatonet: Link

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