lunedì, Dicembre 9 2024

Armando Fumagalli e Luisa Cotta Ramosino. Scegliere un film 2010. Ares, Milano 2010

Il libro, che raccoglie le recensioni di più di 150 film usciti nelle sale italiane nella stagione 2009-10, smentisce il famoso detto che definisce un film come “qualcosa che si scrive in due anni, si gira in due mesi, si vede in due ore e si dimentica in due minuti”.

Perché dove meglio riesce questo volume di circa 500 pagine è, appunto nel riflettere sui film. Così, oltre ad essere una utile guida per scegliere, è un ottimo “luogo” sul quale tornare una volta si è visto il film, per approfondirlo, discuterlo e, perché no, anche goderlo di nuovo, ricordando scene, svolte dei protagonisti, dettagli del intreccio, significati forse passati per alto nella prima visione.

Gli autori delle recensioni sono professionisti dell’ambito cinematografico. Molti di loro anche sceneggiatori. Per questo privilegiano il racconto, dando grande importanza alla qualità della storia, alla sua coerenza interna, alla rappresentazione dei personaggi. L’opera ha anche una finalità educativa e cerca di essere un riferimento per tutta la famiglia, da usare forse nei cineforum, e perciò, nel giudizio complessivo del film, contano non soltanto gli elementi estetici ma sopratutto i valori e la visione della vita che viene trasmessa. In questo senso, la guida si presenta come radicata nell’antropologia cristiana e sono di grande aiuto le indicazioni che figurano alla fine di ogni recensione, indicando, in appena una o due righe, se ci sono elementi problematici, per scene di violenza, sesso, ecc.

Tra gli annessi il lettore troverà, oltre all’indice alfabetico dei registi e dei film, l’elenco dei 50 maggiori incassi della stagione, una selezione dei film più adatti ad ogni tipo di pubblico, e l’indice di merito, nel quale i film vengono raggruppati a secondo la sua qualità (quindi il numero di stellette ricevute, da uno a cinque). L’interessante introduzione firmata dai curatori fa un azzeccato riassunto dell’annata cinematografica, soffermandosi sui punti più salienti (come il successo del 3D con Avatar ed altri), le delusioni e le sorprese. Tra i rimpianti, “l’indebolimento nella capacità di creare storie convincenti al di là dell’eccellenza tecnica” nei grandi titoli hollywoodiani. Da oltre oceano distaccano il cartone animato Up, della “solita e benedetta Pixar”, l’Invictus di Eastwood, Tra le nuvole eSherlock Holmes; in Europa gli elogi vanno per la coproduzioneIl concerto, i francesi Il Piccolo Nicolas e Welcome, e il polacco Popieluszko; mentre in Italia, le cinque stelle sono per L’Uomo che verrà, il film di Giorgio Diritti trionfatore ai David di Donatello.

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