venerdì, Ottobre 4 2024

Riproduciamo il testo di una conferenza rivolta ai genitori sul tema di
come gestire relazioni sane nel mondo digitale, tenuta da María Alvarez de
las Asturias, esperta in orientamento famigliare.

Da molti anni svolge un’attività professionale di educazione
sull’affettività e sulla mediazione e risoluzione di conflitti in famiglia.
Abbiamo mantenuto nella trascrizione il tono colloquiale del suo intervento
e inserito alcuni dei link ai filmati di appoggio usati dalla relatrice.

Di seguito proporrò alcuni criteri di valutazione e di attuazione per
stabilire delle relazioni sane all’interno del mondo digitale. Tramite dei
video presenti su YouTube e grazie all’efficacia delle loro immagini,
vedremo come tali criteri saranno sia ben illustrati che sostenuti.

Valorizzare gli aspetti positivi

Al giorno d’oggi abbiamo a portata di mano molti strumenti digitali che
possono aiutarci a migliorare le nostre relazioni personali. La questione è
come riuscire ad usare al meglio questi mezzi senza rifiutare il digitale
o, al contrario, usarlo in modo compulsivo: non tutti, difatti, come ben
mostra con ironia

questo video

, sanno farne buon uso.

Alcuni aspetti positivi risiedono nella facilità di risolvere questioni
pratiche senza doversi spostare fisicamente: il risparmio di tempo, la
possibilità di accedere all’informazione e di mettersi in contatto con
quelle persone con le quali sarebbe impossibile comunicare a causa della
distanza fisica.

La tecnologia, inoltre, può essere d’aiuto per migliorare le nostre
relazioni personali: rimettersi in contatto con chi avevamo perso di vista
(amici della scuola o dell’università, vecchi colleghi di lavoro che si
ritrovano facilmente nei gruppi di Facebook, Linkedin, WhatsApp, etc.)
Inoltre ci aiutano a mantenere una certa vicinanza con le persone con cui,
anche se non abbiamo perso contatto, l’interazione faccia a faccia non è o
non può essere quotidiana: in tal modo è possibile mantenere aggiornata la
relazione (un messaggio, una foto, una notizia su cui discuteremo quando
riusciremo a vederci di persona…) e riusciamo a non perderci ciò che è
avvenuto nella sua vita nel lasso di tempo che intercorre tra i nostri
incontri. Tutto ciò, ad ogni modo, non

sostituisce la relazione personale.

Adattarsi al linguaggi specifico di ciascun mezzo

Può essere utile tener presente che ogni mezzo possiede un proprio
linguaggio e che tale linguaggio è finalizzato ad un tipo di comunicazione
specifica. Su Twitter, ad esempio, avendo a disposizione solamente 140
caratteri troviamo una certa difficoltà nel non poter approfondire gli
argomenti; se si tratta di questioni complesse o particolarmente
complicate, infatti, è facile rischiare di toppare alla grande. WhatsApp
non va usato per discutere di temi personali che richiedono un’interazione vis à vis, o quanto meno di ascoltare il tono con cui vengono
espressi; non dimentichiamo che il ricevente decodifica il messaggio a
partire da quella che è la sua percezione soggettiva e che può dare al
messaggio un significato che non coincide con quello che voleva
trasmettergli il mittente.

Fare amicizia sulla rete

Le relazioni che sorgono a partire da un contatto su Internet possono
risultare molto positive. Tuttavia, è necessario stringerle in modo
appropriato. Di seguito, propongo alcune piste che possono aiutarci nel
momento di stabilire nuove relazioni con persone che conosciamo tramite i
social network:

a) Per conoscersi è necessario del tempo. Non bisogna essere precipitosi.

Non condividiamo cose importanti o intime con una persona che abbiamo
appena conosciuto

poiché non possiamo sapere chi è né a che fine può utilizzare le
informazioni che le forniamo. In questo senso occorre essere prudenti nel
fissare il primo appuntamento: se prendi un appuntamento con una persona
che hai conosciuto esclusivamente in rete è bene farlo in un luogo pubblico
e che ne siano al corrente persone a te vicine; o meglio ancora è
consigliabile andare accompagnati.

b) Sempre più spesso sperimentiamo difficoltà che derivano dal fatto di
condividere aspetti intimi senza dar loro la giusta importanza, a causa
della mancanza di contatto fisico (affiatamento con una persona di
riferimento, dipendenze affettive, etc.). Il pudore è sia fisico sia
psicologico: lo sguardo di qualcuno può risultare invadente, così come le
domande che vanno al di là di ciò che siamo disposti a raccontargli. Per
questo è importante aver cura della propria intimità: Quali aspetti della
tua vita condividi e con chi? Quali fotografie? È importante tenere a mente
che oggi tutto ciò che si condivide sulla rete rimarrà lì per sempre. Prima
era possibile strappare una fotografia che, per un motivo o per un altro,
non volevamo più conservare. Adesso non è più così facile poter esercitare
questo controllo, il che può avere delle conseguenze: se ho una relazione
con qualcuno, ci scattiamo foto inverosimili e poi ci lasciamo, si dà il
caso che quel qualcuno possa benissimo inviarle alla persona con cui ho una
nuova relazione. Non va dimenticato che ciò che a prima vista può
rappresentare una stupidaggine oggi rimane registrato per sempre: se per
gioco hai bevuto, fumato o fatto qualsiasi altra cosa insieme ai tuoi
amici, in seguito potrebbe non essere possibile giustificare tali
comportamenti giocosi o fatti per scherzo al di fuori di quel contesto.

Per non parlare poi del fatto che è possibile manipolarli per ben altri
fini

.

c) E che succede quando ci troviamo a dover rompere una relazione? In ogni
rottura, per recuperare l’autostima e la libertà del cuore è necessaria una
distanza emotiva oltre che fisica. E questo oggi è tanto più difficile dato
che bisogna prendere la decisione di disconnettersi da quella persona su
tutte le reti sociali. Bisogna prendere la decisione. Difatti, non è
sufficiente pensare «è da molto che non ci vediamo» quando continuiamo ad
essere «agganciati» e continuiamo a controllare il suo profilo Facebook, a
seguirla su Twitter, o simili. È necessario interporre una distanza reale
per poter recuperare la libertà del cuore.

Il consiglio per stabilire delle relazioni sane è quello di mettere ordine
al proprio mondo digitale ed essere liberi di usarlo al meglio: come per
tutto ciò che riguarda i sentimenti e i desideri, difatti, non basta
limitarsi a seguire i propri impulsi, ma occorre farli passare per i filtri
della ragione e della volontà, per scegliere poi se seguirli o meno.

E questo è a nostro avviso un
buon posto dove imparare ad usare i social network:





(*)

Instituto Coincidir; Eduardo Navarro, Fundación Desarrollo y Persona

Previous

Un seme speciale, un libro per avvicinare i bambini al mistero per eccellenza

Next

Il tempo delle favole

Check Also