lunedì, Novembre 4 2024

Cosa c’entra la fede cristiana con il matrimonio? La vita verginale e il matrimonio sono due vocazioni che hanno pari dignità? La dimensione sessuale è voluta da Dio o è conseguenza del peccato originale? Esistono la mascolinità e la femminilità o sono dei meri costrutti culturali?

Questi sono solo alcuni dei tanti quesiti che si affrontano nel libro Missione famiglia. Un percorso di spiritualità coniugale, di Carla Rossi Espagnet (Edusc, 2022).

In un’epoca in cui si ripone sempre meno fiducia nell’istituzione del matrimonio, dove spesso si ignora la “dimensione personale del corpo”, in cui si banalizza la sfera della sessualità, diventa essenziale interrogarsi sulla specificità della vocazione matrimoniale, per credere ancora in un progetto di vita che punti al “per sempre”.

Il matrimonio: la via per la santità dei coniugi

In un primo capitolo, ci presenta in breve la storia della spiritualità coniugale, partendo dalla Sacra Scrittura. Riporta, successivamente, le riflessioni della Chiesa, dai Padri al Concilio Vaticano II, fino al Magistero recente, mostrando come si sia arrivati al riconoscimento del matrimonio quale autentica via per la santità dei coniugi. Segue una parte dedicata al piano del Creatore sul matrimonio, in cui si spiega perché la sessualità è qualcosa di buono e voluta da Dio.

San Giovanni Paolo II, che con le sue riflessioni sulla teologia del corpo è molto presente nel testo, afferma che il corpo ha un “significato sponsale” e che l’uomo e la donna sono diversi per potersi donare l’uno all’altra. Riprendendo una catechesi di san Giovanni Paolo II, l’autrice spiega: “L’uomo è divenuto immagine e somiglianza con Dio non soltanto attraverso la propria umanità, ma anche attraverso la comunione di persone che l’uomo e la donna formano fin dall’inizio” e “la differenza sessuale è data da Dio per colmare la solitudine originaria”. La famiglia è la realtà che più si avvicina all’immagine della Trinità.

Di certo non si può ignorare la realtà del peccato. Il libro si sofferma quindi anche sui problemi scaturiti dalla perdita della grazia: venendo meno la purezza del cuore, è entrata nella relazione tra l’uomo e la donna la malizia, che distrugge la comunione. L’adulterio, il possesso, sono realtà subentrate quando la creatura umana è “sprofondata nella creazione materiale”, nel momento in cui ha “cessato di attingere alla forza dello spirito che la elevava a livello dell’immagine di Dio”.

La concupiscenza, però, si spiega nel testo, non è invincibile: perché Cristo ha redento ogni sfera della vita umana, anche quella della sessualità.

Il matrimonio nella vita quotidiana: come affrontare gioie e difficoltà

Una parte corposa del libro è poi dedicata alla realtà del matrimonio nella vita quotidiana: come gestire l’arrivo dei figli, le crisi, i problemi di salute? Che ruolo hanno le famiglie d’origine? Come conciliare tempo per la famiglia e tempo del lavoro?

L’autrice mostra le difficoltà e le attese, le gioie e le speranze che fanno parte della storia di ogni famiglia, mostrando quanto importante sia costruire legami saldi, perché la famiglia è e sarà sempre il primo luogo di accoglienza, il primo “pronto soccorso” e il contesto in cui si verrà accuditi quando si diventerà troppo fragili.

Tanto è importante arrivare preparati a questa missione, che il libro dedica una parte anche alla spiritualità dei fidanzati.

Prepararsi al matrimonio è fondamentale, l’amore – al contrario di quanti molti pensano – non è solo qualcosa di spontaneo e non si improvvisa. Nel libro si suggeriscono due pietre fondamentali per la costruzione di una casa che resista alle scosse della vita: amicizia e castità.

Perché solo dopo aver imparato a guardare in profondità, a scendere fin nelle pieghe dell’anima – grazie al dialogo, all’ascolto, alla tenerezza – si può davvero iniziare un cammino in due per tutta la vita.

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