lunedì, Ottobre 7 2024

Noi di Family and media spesso proponiamo analisi, ricerche fatti
in riferimento ai media, al mondo della comunicazione in generale e alla
famiglia.

Ci piace riportare dati con contesto, in modo di offrire strumenti per
discernere, interpretare, vivere meglio il rapporto con gli altri
(specialmente, appunto, in famiglia) e l’utilizzo della tecnologia.

Stavolta, mi scuseranno i lettori, vorrei portare i risultati di un’analisi
fatta direttamente e semplicemente a casa mia (che poi, vivendo in una
famiglia ed essendo mamma di due bimbi molto piccoli, così fuori tema non
sono) e parlarvi di un’iniziativa avviata da mio marito (che di
comunicazione ne sa più o meno come un giocatore di pallavolo in mezzo a un
campo da calcio, ma stavolta ha avuto un’idea davvero azzeccata).

La sua proposta ha aiutato noi e ho pensato che potrebbe aiutare anche voi…


Se il cellulare è l’unico strumento per uscire di casa

Di questi tempi capita spesso di stare a casa. Non so nemmeno perché sto
qui a ripeterlo: che c’è una pandemia in atto è ben noto a tutti e che,
salvo necessità, è proibito (o quanto meno sconsigliato) vedere molte
persone lo sappiamo.

Premetto che siamo una famiglia molto attiva, che prima della pandemia
amava aprire le porte di casa, uscire, girare, anche solo per una
passeggiata, anche solo per visitare un presepe o per andare a una fiera.

Come tutti, ci siamo ritrovati di colpo

sempre
tra le mura della nostra casa, lontani da parenti e amici, avendo come
unico mezzo per uscire e vedere gente i nostri
cellulari

.

La tecnologia: strumento di unione e di divisione

Avendo molte relazioni a cui teniamo, ci sembra normale usare la tecnologia
un po’ di più in questo periodo: è l’unico mezzo per restare in contatto
con persone che davvero, adesso, non possiamo frequentare in carne e ossa.


Prediligiamo il faccia a faccia, lo stare fisicamente assieme, ma in
mancanza di meglio e in attesa di una vita “normale”, perché non
approfittare dei vantaggi che media moderni ci offrono?

Col passare del tempo e col prolungarsi dell’emergenza sanitaria, ci siamo
accorti, però, che molte giornate di ferie trascorse in famiglia ci
vedevano “lontani” tra di noi, per essere “vicini” ad altri.

Ci siamo accorti che ci stavamo facendo assorbire troppo dai nostri
cellulari. E così, una domenica mattina, mio marito si è alzato dicendo: “ Perché non indiciamo la prima giornata smartphone free?” e
mi ha esposto le regole del gioco…

Le “giornate smartphone free”

Le “giornate-smartphone-free”, letteralmente “ giornate libere dal cellulare” non vanno viste come un
tempo di esclusione dal resto del mondo: vanno prese, piuttosto, come
occasioni per passare del tempo di qualità in famiglia.

I telefoni non vengono silenziati o spenti per tutto il giorno (può sempre
esserci un’emergenza o qualcuno che ha bisogno di qualcosa!), ma si
sconnettono i dati, lasciando invece la suoneria (“Se qualcuno ha davvero
urgenza di sentirci chiamerà!”).

I messaggi o social si guardano per circa un quarto d’ora appena svegli, un
altro quarto d’ora a mezzogiorno e poi il telefono si riprende verso le 19
del pomeriggio.

Non si è completamente estranei dai propri contatti, ma

si usa il cellulare in modo ordinato, in tempi prestabiliti.

Nel lasso di tempo in cui ci stacchiamo dal cellulare, esso va posizionato
possibilmente in un luogo in cui non lo vediamo (si sa: ha un effetto
calamita!). Noi abbiamo scelto il tavolo della mansarda, dove per
raggiungerlo dobbiamo fare le scale e aprire un cancello che solitamente è
chiuso per impedire ai bimbi di salire la scalinata a chiocciola. A voi la
fantasia di trovare un “parcheggio scomodo”.

I vantaggi di giornate senza telefonini…

Al termine della prima giornata-smartphone-free abbiamo tirato le somme e
ci siamo accorti che:

– In una giornata senza telefono, le faccende domestiche si finiscono molto
prima,

– non ci si annoia, anzi, viene stimolata di più la nostra creatività

– si è più concentrati sui figli (sulle domande, sui giochi, sui progressi
che fanno)

– si è più portati a cercare argomenti di conversazioni…

– si ride di più

Se state passando un momento di crisi, se vi sentite stanchi, nervosi,
annoiati, provate a indire una giornata smartphone free anche a casa
vostra: potreste avere delle belle sorprese!

Previous

Genitori e pandemia: tra rischio burnout o opportunità di crescita

Next

Tutto procede come imprevisto: un romanzo che difende la vita senza alzare la voce

Check Also